Il Soroptimist International è un'organizzazione mondiale di donne impegnate negli affari e nelle professioni, costituita allo scopo di promuovere il miglioramento della condizione femminile e, più in generale, il rispetto dei diritti umani. Fondato ad Oakland (USA) nel 1921, il Soroptimist International conta oggi oltre 3000 club diffusi in 125 paesi ed è accreditato presso le Nazioni Unite, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), la Food and Agriculture Organization (FAO), l'Organizzazione per la Cooperazione lo Sviluppo Economico (OCSE).
In Europa il primo club si costituisce nel 1924 a Parigi per iniziativa di Susanne Noël, seguito da quelli di Londra, L'Aja e Amsterdam; nel 1928 i club danno vita alla Federazione europea, presieduta dalla stessa Noël.
Il primo club italiano viene inaugurato il 20 ottobre dello stesso anno a Milano su impulso di Alda Rossi de Rios. Vi aderiscono venticinque socie: tra loro scrittrici, pittrici, concertiste, una laureata in giurisprudenza. È un sodalizio destinato a cessare di lì a poco: nel 1931, infatti, il Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza promulgato dal regime fascista avrebbe vietato di promuovere, costituire, organizzare o dirigere associazioni di carattere internazionale senza l'autorizzazione del ministro dell'Interno. Il club si scioglie tre anni dopo e viene ufficialmente ricostituito solo il 30 maggio 1948 sotto la presidenza della sempre attiva Rossi de Rios. In pochi anni il Soroptimist di Milano riunisce oltre sessanta socie e favorisce l'istituzione in rapida successione dei club di Bologna (30 aprile 1949), Roma (4 maggio 1949) e Firenze (14 maggio 1949). La diffusione in breve tempo di un numero sempre crescente di club esige la creazione di una struttura di coordinamento sul territorio nazionale: l'Unione Italiana (Soroptimist International d'Italia) viene fondata il 15 gennaio 1950 nel corso di una riunione delle presidenti e delle delegate dei quattro club, durante la quale viene stabilito, tra le altre cose, il carattere apartitico e aconfessionale dell'associazione. L'Unione pubblica fin dalla sua fondazione un «Bollettino», poi «Notiziario», nel quale sono descritte le attività sociali e culturali portate avanti dai club sul territorio, e precisati i criteri che sovrintendono alla scelta delle socie, rappresentanti di un'èlite morale e professionale in grado di proporsi come modello per tutte le donne. I principali obiettivi del Soroptimist riguardano la piena garanzia alle donne dei diritti sociali ed economici, il supporto a programmi e politiche che mirino ad eliminare le malattie più diffuse a livello mondiale, la promozione della tolleranza interculturale e della risoluzione pacifica dei conflitti, l'impegno per l'accesso all'istruzione e alla formazione professionale per donne e ragazze, la piena partecipazione delle donne nel management, nella politica e nei processi decisionali.
[espandi/riduci]Fin dalla sua costituzione l'Unione aderisce al progetto di raccolta fondi promosso dalla federazione europea tra tutte le sue socie e finalizzato a restituire un'abitazione alle famiglie di profughi e a favorirne l'inserimento nella vita produttiva del paese. Negli anni Sessanta l'attenzione viene posta principalmente sul monitoraggio della condizione femminile nel mondo, anche attraverso campagne volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rimuovere sul piano legislativo gli elementi di discriminazione fra i due sessi.
Nel 1971 Roma viene scelta come sede del Golden Jubilee, la celebrazione dei cinquant'anni di vita dell'associazione internazionale: un grande riconoscimento della crescita dell'Unione nella struttura associativa a livello mondiale ma anche del ruolo che essa svolge all'interno della società italiana, dove è presente in 52 città. È in questa occasione che le grandi testate nazionali scoprono il Soroptimist: duemila donne provenienti da tutto il mondo si riuniscono a Roma e sono ricevute da papa Paolo VI e dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. All'interno delle celebrazioni del Golden Jubilee, in cui dibattiti culturali si alternano a momenti di mondanità, ha luogo anche il nono congresso internazionale dell'associazione, nel corso del quale vengono trattati i problemi relativi alla condizione femminile e quelli connessi all'istruzione. In particolare vengono presi in esame una serie di accordi internazionali - le convenzioni approvate dalle Nazioni Unite sui diritti politici della donna del 1952, sulla nazionalità della donna sposata del 1957, sul consenso al matrimonio e sull'età minima per contrarlo del 1962; la convenzione del Bureau International du Travail su uguale remunerazione per uguale lavoro del 1951; la Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1958 - con la raccomandazione ad ogni club di intervenire presso gli Stati che non li abbiano ancora ratificati e di vigilare sulla loro corretta applicazione.
Le soroptimiste italiane degli anni Settanta sono tutte professioniste affermate, particolarmente attente a distinguersi dalle femministe del movimento per la liberazione della donna ma anche consapevoli della necessità del pieno conseguimento di quei diritti che la donna ha conquistato, ma dei quali tuttavia nei fatti ancora non gode pienamente. Una spinta in questa direzione viene data dalla presidente nazionale Renata Malaguzzi Valeri, che invita i club a collegarsi tra di loro in strutture interlocali in conformità con il nuovo assetto delle amministrazioni regionali e a dare il proprio contributo alla soluzione di problematiche di carattere nazionale e locale attraverso studi, tavole rotonde e proposte di legge. A partire dagli anni Settanta l'attenzione dell'associazione si concentra sui temi di maggiore attualità: la riforma del diritto di famiglia, la continua diminuzione dell'occupazione femminile in Italia, la recessione economica mondiale, l'accoglimento sul piano giuridico del riconoscimento del lavoro casalingo, il benessere e diritti dei minori.
Dopo un periodo di crisi generazionale, una nuova spinta viene impressa all'associazione da Elda Pucci, presidente nazionale dal 1987 al 1989, che rilancia programmi di lavoro comuni a tutti i club sui diritti dell'infanzia, dell'uomo e della donna, sulle differenze tra nord e sud del paese, sul sistema democratico italiano, sulla violenza contro le donne, sulla multiculturalità.
Negli anni più recenti non sono mancate le riflessioni sui temi della bioetica, la povertà nel mondo, il razzismo e la guerra, con la partecipazione a progetti internazionali di solidarietà e campagne di istruzione ed educazione sanitaria. Attualmente le linee d'indirizzo del Soroptimist d'Italia si definiscono attraverso il tema «Educazione/Formazione/Informazione», in relazione al quale si realizzano corsi di formazione, premi di laurea, progetti e concorsi rivolti ai giovani e alle donne. Il Soroptimist d'Italia, inoltre, cura la pubblicazione della rivista trimestrale di cultura e informazione «La Voce delle Donne» alla quale è allegato il «Notiziario» relativo alle attività organizzate dai club sul territorio nazionale.
Il Soroptimist International è strutturato in quattro Federazioni (Americhe, Europa, Gran Bretagna e Irlanda, Sud-Ovest Pacifico) alle quali fanno capo le Unioni nazionali, che a loro volta raggruppano i Club locali.
In base allo Statuto di Unione, redatto in conformità con le disposizioni della Federazione europea, sono organi del Soroptimist d'Italia: il Consiglio delle Delegate, organo deliberante formato da due Delegate provenienti da ciascun club; il Comitato di Presidenza, organo amministrativo ed esecutivo composto dalla Presidente, una o più Vice Presidenti, dalla Tesoriera e dalla Segretaria; la Presidente, rappresentante legale dell'associazione; la Tesoriera, responsabile dell'attività contabile; il Segretariato permanente (SEP), con funzioni di coordinamento e con sede a Milano. L'Unione italiana, ricalcando il modello federativo, prevede al suo interno quattro Comitati Tecnici (Estensione, Finanze, Statuti e Regolamenti, Consulte) e sei Coordinatrici di Programma nelle seguenti aree: Sviluppo economico e sociale, Educazione e cultura, Ambiente, Salute, Diritti dell'uomo e condizione femminile, Goodwill e comprensione internazionale. In Europa ciascuna Unione nazionale è rappresentata presso la Federazione europea da due «gouverneurs».
Tutte le cariche sono elettive ed hanno durata biennale; nelle assemblee periodiche si stabiliscono i programmi e le direttive a livello nazionale.
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