Nascita: Prato, 1335 ca
Morte: Prato, 16 agosto 1410
Professioni, titoli, qualifiche:- mercante (Prato, Firenze, Genova, Pisa, Avignone, Catalogna), 1363 - 1410 per il periodo 1363 - 1410
Intestazioni di autorità:- Datini, Francesco, mercante (Prato 1335 circa - Prato 1410), SIUSA/NIERA
Note biografiche:Francesco di Marco Datini nasce a Prato attorno al 1335 da Marco di Datino di Toscanello di Accompagnato di Bonfigliolo, taverniere, e da monna Vermiglia. Nel 1348, a causa della terribile pestilenza, rimane orfano di entrambi i genitori e passa sotto la tutela di Piero di Giunta del Rosso e di monna Piera di Pratese Boschetti che sempre lo amò come un figlio.
Dopo aver frequentato a Firenze varie botteghe nelle quali apprende l'arte della mercatura e del far di conto, il giovane Francesco, seguendo l'esempio di molti connazionali, nel marzo del 1350, decide di tentare la fortuna all'estero e parte alla volta di Avignone, al tempo sede della Corte Papale e uno dei maggiori centri commerciali d'Europa. Da qui ha inizio la sua luminosa carriera ed il suo successo.
Nel 1376, ormai ricco ed in età matura, mentre è ancora ad Avignone sposa, con grande sfarzo, una giovane fiorentina, Margherita di Domenico di Donato Bandini.
Dal 1378 le complesse vicende del papato fanno sì che Avignone perda gran parte della propria importanza, motivo che spingerà Datini, alla fine del 1382, a rientrare in patria dove, grazie ai capitali accumulati e alla fitta rete di rapporti intrecciati con le piazze mercantili del Mediterraneo e del nord Europa, dette vita a un complesso sistema di aziende.
[espandi/riduci]A Prato fece inoltre costruire il proprio palazzo, arricchendolo - com'era in uso nelle famiglie più facoltose - di affreschi commissionati ai migliori maestri di Firenze; più tardi costruirà anche una residenza di campagna, la Villa del Palco, nelle sue proprietà terriere di Filettole.
In virtù delle prestigiose posizioni raggiunte in campo economico il Comune di Prato gli offre la carica di Consigliere e successivamente quella di Gonfaloniere di giustizia, riconoscimenti che Datini non sembra gradire troppo preferendo di gran lunga la cura dei propri affari.
Sul piano sociale, invece, stabilirà rapporti di stima ed amicizia con i maggiori operatori economici italiani e stranieri e la sua casa di Prato, notoriamente ospitale, attira non poche visite illustri come quelle di Francesco Gonzaga (Signore di Mantova), Leonardo Dandolo (Ambasciatore della Repubblica di Venezia) e del re Luigi II d'Angiò di passaggio a Prato nel 1410 in occasione della nuova discesa verso l'Italia centrale.
In tale occasione il re angioino donò al mercante pratese il giglio di Francia da aggiungere al suo stemma: "giglio" che secondo il commento ironico del socio Luca del Sera, gli costò un prestito di 1000 fiorini d'oro.
Francesco Datini muore nella sua casa pratese il 16 agosto 1410 lasciando tutti i suoi beni, valutati attorno ai 100.000 fiorini d'oro, all'ente assistenziale da lui creato, il Ceppo dei poveri, finalizzato all'assistenza dei poveri della sua città.
Ma il mercante pratese ha lasciato - e questa volta al mondo intero - un'altra ricchezza preziosissima: il suo archivio, che costituisce, con le dovute riserve ed integrazioni, il punto di partenza per molti studi sulla vita economica e sociale di fine Trecento.
Relazioni con altri soggetti produttori:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Le lettere di Francesco Datini alla moglie Margherita (1385-1410), a cura di E. CECCHI, Prato, Società Pratese di Storia Patria, 1990
- F. MELIS, Aspetti delle vita economica medievale: studi nell'archivio Datini di Prato, Siena, Monte dei Paschi, 1962
- I. ORIGO, Il mercante di Prato: Francesco di Marco Datini, Milano, Bompiani, 1958
- F. MELIS, L'archivio di un mercante e banchiere trecentesco: Francesco di Marco Datini da Prato, in «Moneta e credito», 7, 1954
- F. MELIS, Influenze datiniane nel sistema economico europeo: secoli XIV-XV, Prato, Rindi, 1954
Redazione e revisione:- Pagliai Ilaria, 2005-10-11, prima redazione in SIAS
- Pagliai Ilaria, 2017-11-15, revisione