SIAS

Archivio di Stato di Udine

Bertoli

Date di esistenza: sec. XVI - 1804
Luoghi: Udine, Mereto di Tomba (Udine)
Titoli: conti

Intestazioni di autorità:
  • Bertoli, conti, Udine, Mereto di Tomba (sec. XVI - 1804), SIUSA/NIERA

Note storiche:
Attestata in Friuli dal sec. XVI, la famiglia Bertoli visse il momento di massimo splendore a cavallo dei secoli XVII e XVIII, con i figli di Francesco (1612-1698) ed i loro nipoti. Mentre Giovanni Daniele (1633-1720) e Giovanni Carlo (1637-1718) abbracciavano la carriera ecclesiastica, diventando canonici della chiesa di Aquileia, Gian Giacomo (1635-1723) assunse il ruolo di amministratore della sostanza paterna, che accrebbe con i beni portati in dote dalla moglie Giuseppina Pischiutti e con lo stabile di Biauzzo acquistato nel 1710 dai conti Susanna. Tra i suoi quattordici figli due raggiunsero grande fama presso i contemporanei. Daniele Antonio (1677-1743), pittore, lavorò a Brescia alla corte del cardinale Marco Delfino e nel ‘700 alla corte di Vienna. Nel 1732 l’imperatore Carlo VI, per i suoi meriti, concesse a lui e alla famiglia il titolo di conti del Sacro Romano Impero e la signoria di Bribir (Croazia). Giovanni Domenico (1676-1763), dopo aver completato gli studi presso i Padri Somaschi a Venezia, ricevette gli ordini sacri nel 1700 e divenne subito coadiutore dello zio Giovanni Daniele nella chiesa patriarcale di Aquileia. La passione per l'antiquaria, coltivata in un luogo ricco di storia come Aquileia, lo portò a raccogliere una collezione di reperti che sarà la base dell'attuale museo lapidario della città. Un ricco epistolario testimonia il successo della pubblicazione del catalogo della raccolta – Le Antichità di Aquileia - ed suoi contatti con esponenti dell'erudizione locale e italiana.
La discendenza maschile della famiglia si estinse all’inizio del XIX secolo. Il primogenito di Gian Giacomo, Ludovico, sposò nel 1717 la nobile Paolina di Valvasone che gli portò in dote la villa di Mereto. Nel 1735 la coppia si stabilì a Biauzzo dove l’uomo si dedicò alla coltivazione della vite. L’unico figlio, Bonifacio (1722-1804), non ebbe eredi maschi e lasciò il patrimonio alle nipoti Paolina e Beatrice figlie della sorella Barbara e del marito Rinaldo de Rinaldis.

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • P. PASTRES, Bertoli, Daniele Antonio, in "Nuovo Liruti. Dizionario biografico dei friulani. 2. L'età veneta", a cura di C. Scalon, Claudio Griggio e U. Rozzo, Udine, Forum, 2009, pp. 467-468 (Dizionario biografico dei friulani (online))
  • P. PASTRES. Bertoli, Gian Domenico, in "Nuovo Liruti. Dizionario biografico dei friulani. 2. L'età veneta", a cura di C. Scalon, Claudio Griggio e U. Rozzo, Udine, Forum, 2009, pp. 468-471 (Dizionario biografico dei friulani (online))
  • Dizionario biografico friulano, a cura di G. Nazzi, Udine, 2002, p. 72
  • F. BERTOLI, Alla ricerca degli avi. Notizie genealogiche e storiche sulla famiglia Bertoli, Mandello del Lario, Arti Grafiche Panizza, 1979

Redazione e revisione:
  • Cerno Laura, 2017-03-25, revisione
  • Cruciatti Gabriella, 2018/05/03, revisione
  • SIAS, 2006-10-20, prima redazione in SIAS