SIAS

Archivio di Stato di Novara

Comunità di Novara

Date di esistenza: 1116 - 1859

Sedi: Novara

Intestazioni di autorità:
  • Comunità di Novara (1116 - 1859), SIUSA/NIERA

Condizione giuridica:
  • pubblico dal sec. XIX inizio

Tipologia:
  • preunitario

Note storiche:
Il luogo di Novara trova menzione in Tacito quale firmissimum municipium della Gallia transpadana. Civitas di modesta entità in età tardo-antica, nell’Alto Medioevo si caratterizzò per l’affermazione di un gruppo di cives capaci di assumere autonomia nei confronti del potere episcopale. La città era sede vescovile almeno a partire dal secolo V d.C. Durante l’episcopato del vescovo Adalgiso, nobile franco legato alla Corte carolingia, ebbe inizio l’espansione territoriale del vescovo, che cambiò la dedicazione dell’antica Basilica da Pietro e Paolo a Gaudenzio, facendo erigere una canonica per il culto del santo. Si formarono così due capitoli, quello della Cattedrale di Santa Maria (composto da 40 canonici) e quello extra muros di San Gaudenzio (composto da 20 canonici).
Durante la guerra della Lega lombarda, alla quale aderì nel 1167, il Comune seppe bilanciare i rapporti di potere nei confronti del vescovo.
L’assetto insediativo della città era organizzato su un corpo centrale, racchiuso da mura, con i corpi santi o sobborghi addossati. L’area fuori le mura, denominata Curia novariensis, era suddivisa in quartieri corrispondenti alle quattro porte della città. Verso sud si estendevano il borgo di Santa Maria e la Cittadella, così chiamata dal nome del fortilizio, costruito alla fine del Trecento e demolito nel 1468; a sud-ovest si trovavano i borghi di San Luca e di San Lazzaro, mentre a ovest vi erano i borghi di Barazolo e di S. Gaudenzio, presso i cui confini scorreva il fiume Agogna e dove si ergeva l’antica Basilica, poi ricostruita intra muros. A settentrione vi erano i borghi di S. Simone (che prendeva il nome dall’omonimo Monastero degli umiliati), di Cantalupo e di S. Stefano, in seguito chiamato di S. Andrea, comprensivo della regione di S. Rocco (dove già nel 1627 era attestata una piccola cappella campestre). A est vi era infine il borgo di S. Agabio.
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Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • C. Bascapè, "La Novara sacra del vescovo Carlo Bascapè", tradotta in italiano con annotazioni e vita dell'autore dall'avvocato Giuseppe Ravizza, Novara, Merati, 1878
  • E. Colombo, Schedario storico territoriale dei Comuni piemontesi, 2008. Indirizzo web: https://www.archiviocasalis.it/localized-install/biblio/novara/novara
  • F. COGNASSO, Storia di Novara, Novara, Lazzarelli, 1971
  • L. CRACCO RUGGINI, "Novara nella Liguria tardoantica", in "Il cristianesimo a Novara e sul territorio: le origini", Atti del convegno, Novara 10 ottobre 1998, Novara, 1999, pp. 23-41.
  • M. MONTANARI (a cura di), "Una terra tra due fiumi, I: L’età medievale (secoli VI-XV)", Novara, Provincia di Novara, 2002.
  • R. FIAMMETTI, "Alla cura e al governo dei calzolai...". Carità, assistenza, ruolo politico e sociale dei calzolai novaresi e del loro Ospedale di San Giuliano (secoli XIII-XX), Milano, Lampi di stampa, 2004
  • S. MONFERRINI (a cura di), "Una terra tra due fiumi, II: L’età moderna (secoli XV-XVIII), Novara, Provincia di Novara, 2003.
  • F. DESSILANI, I Comuni novaresi. Schede storiche, Novara, Interlinea, 2001, 96-100
  • G. SILENGO, L'archivio storico del Comune di Novara, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1981, 1, pp. 15-23
  • G. SILENGO, Notizie dall'Archivio di Stato. I fondi documentari, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1980, 1, pp. 5-15, in particolare alle pp. 11-12

Redazione e revisione:
  • De Franco Davide Bruno, 2022-05, rielaborazione
  • Montanari Mirella, 2005/05/15, prima redazione in SIAS
  • Scionti Chiara, 2017/02/15, revisione
  • Scionti Chiara, 2021/01/22, revisione