Date di esistenza: 1944 - 1947
Sedi: Udine
Intestazioni di autorità:- Commissione provinciale per le sanzioni a carico dei fascisti pericolosi di Udine (1944 - 1947), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:La Commissione era presieduta da un magistrato e composta da due giurati scelti nel novero dei giudici popolari. Si insediò a Udine in seguito alla Liberazione e fu presieduta, con l'approvazione dell'AMG - Amministrazione militare alleata dei territori occupati, dal magistrato Pacifico Caputi, che si attivò immediatamente per renderla operativa ricercando una sede, una macchina per scrivere e, soprattutto, rimanendo in attesa dell'inoltro delle denunce da parte del delegato provinciale dell'Alto Commissariato che tardavano ad arrivare; la prima convocazione, infatti, dovrebbe risalire alla metà di novembre 1945, nei locali messi a disposizione dalla Prefettura. Successivamente la sede si spostò presso la Casa del popolo. L'organismo aveva il compito di valutare il comportamento di "chi, per motivi fascisti o avvalendosi della situazione politica creata dal fascismo, abbia compiuto fatti di particolare gravità che, pur non integrando gli estremi di reato, siano contrari a norme di rettitudine o di probità politica" (art. 1 del Decreto legislativo luogotenenziale 26 aprile 1945 n. 149). La Commissione procedeva d'ufficio oppure su denuncia dell'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo, degli organi di pubblica sicurezza e dei Comitati di liberazione nazionale. Le sanzioni previste per i colpevoli erano la privazione dei diritti elettorali, l'interdizione dai pubblici uffici o la privazione dei diritti politici, per un lasso di tempo non superiore ai dieci anni.
Ambito geografico di competenza: provincia di Udine
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- M. DEAN, Un archivio del PNF a Udine, in "Regime fascista, nazione e periferie: atti del convegno, Udine, dicembre 2007", Udine, Istituto per la storia del movimento di liberazione, 2010
Redazione e revisione:- SIAS, 2006-11-03, prima redazione in SIAS