fondo
Estremi cronologici: 1442 - 1883, con documenti dal 1371
Consistenza: bb. e voll. 12264
Storia archivistica: Sin dal 1512, l'istituzione di un Collegio notarile a Novara preservò le carte dei notai defunti dalla dispersione. Nel 1770, l’estensione degli Uffici di insinuazione anche nel Novarese, rappresentò un’ulteriore tappa nella produzione documentaria notarile. In epoca napoleonica si previde la concentrazione di un archivio notarile presso il soppresso Convento di Santa Maria Maddalena, ma soltanto durante la Restaurazione fu portata a compimento, con la progettazione dell’ing. Luigi Orelli, la concentrazione dei fondi dell’Ufficio d’Insinuazione e degli archivi notarili in un unico edificio, collocato tra i locali situati in via dell’Archivio e nella ex Chiesa di Santa Maria Maddalena, dove fu costruita una scaffalatura a tre ordini lungo il perimetro interno dell’ex luogo di culto.
Quando nel 1971 l'Archivio notarile distrettuale di Novara si trasferì nella nuova sede, la documentazione già presente nella ex Chiesa della Maddalena e anteriore all’ultimo centennio venne lasciata in consegna, a titolo di versamento, al neo istituito Archivio di Stato di Novara.
Il vasto fondo, dapprima denominato "Notai del Basso Novarese e della Valsesia", è ora detto "Notai": nel 1994, infatti, i protocolli e i minutari dei notai della Valsesia furono trasferiti presso la Sezione di Varallo Sesia dell'Archivio di Stato di Vercelli. Restarono a Novara 12.264 tra buste e volumi di minutari divisi tra 1.461 diversi notai.
Altri versamenti sono pervenuti dall'Archivio notarile distrettuale nel 1984, nel 2001, nel corso del 2002 e nel 2012. Nel 1984, alla documentazione inizialmente versata, si unirono alcuni protocolli di notai ignoti dell'inizio del XV secolo, cuciti in filza.
Descrizione: Le buste contengono fasci di carte sciolte legate a croce con uno spago (tecnica tipica del periodo tra XV e XVIII secolo) e molti registri la cui copertina è costituita da pergamene di recupero. Vi sono anche i protocolli di notai ignoti dell'inizio del XV secolo rinvenuti nel 1984 e 340 pergamene, redatte dal 1371 al 1773, raccolte in tre buste.
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- G. SILENGO, I notai del Basso Novarese e della Valsesia. Appunti archivistici, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1980, 2, pp. 14-26
Redazione e revisione:- Montanari Mirella, 2005/04/14, prima redazione in SIAS
- Scionti Chiara, 2017/02/28, integrazione successiva
- Scionti Chiara, 2021/03/08, revisione