fondo
Altre denominazioni:- Mancassola Pusterla da Prato Ottesola
Estremi cronologici: 1333 - 1850
Consistenza: bb. 54
Storia archivistica: L'archivio ha seguito nel tempo le vicende famigliari dei
Mancassola e dei loro legittimi eredi ed è passato alla famiglia Pallastrelli per il matrimonio dell'ultima rappresentante, Giuseppina, con Alfonso Pallastrelli (†1918). Dei tre figli della coppia, le carte toccarono a Bernardo (†1963), la cui vedova Giulia Reffoli, decise di affidarlo alla propria sorella, coniugata in Fioruzzi. Giunse così al figlio di quest’ultima, Agostino Fioruzzi, che nel 1982 decise il deposito presso l'Archivio di Stato di Piacenza.
La documentazione è stata oggetto di diversi interventi di riordino e sistemazione. Una prima semplice archiviazione numerica di alcuni atti
Mancassola risale con ogni probabilità al periodo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, mentre un vero e proprio tentativo di ordinamento fu praticato più avanti, negli anni tra il 1730 e il 1761, comprendendo anche la parte di provenienza Pusterla. Quest’ordinamento risultava tuttavia parziale e presentava un evidente difetto di metodo, in quanto le serie erano per lo più prive di qualsiasi caratterizzazione e senza rispondenza nella struttura dell'inventario.
Un terzo intervento di sistemazione risale, invece, alla fine del 1700, poi mantenuto anche nella prima parte del 1800: la documentazione fu ordinata cronologicamente in quattro serie - "
Mancassola", "Pusterla", "Confessi privati", "Libri famigliari" - articolate in mazzi con antiche coperte di cartone indicanti titolo, estremi cronologici ed etichette (aggiunte nel primo Ottocento). Quest’ordinamento, anch’esso poco raffinato e comunque privo d’inventario, aveva il pregio di abbracciare l’archivio nel suo complesso e di renderne evidenti le lacune rispetto alla dotazione originaria: ha rappresentato pertanto una base attendibile da cui far partire il successivo lavoro di riordino. Il fondo è stato schedato e inventariato nel 2003 da Piero Rizzi Bianchi.
Descrizione: L'archivio famigliare
Mancassola Pusterla è costituito in larga misura dalle carte di uno dei due grandi rami di questo casato, tra i più antichi della nobiltà piacentina: si tratta del ramo proprietario di terre intorno alla Valchiavenna, insignito dal 1666 del titolo comitale di Prato Ottesola nel Comune di Lugagnano Val d’Arda che, fin dal 1300, si era separato dall'altra parte della famiglia, radicata intorno a Valconasso, per estinguersi solo all'inizio del XX secolo.
La raccolta documentaria segue questa lunga vicenda, senza però coprirne le epoche estreme: nessun documento per i secoli XI-XIII, antecedenti la diramazione, e quasi nulla anche per la prima metà del XIV secolo; materiale sempre più sporadico dopo il secondo decennio del 1800 e del tutto assente oltre la metà del secolo.
All'interno dei documenti
Mancassola si possono riconoscere anche nuclei relativi ad altri cognomi, come gli Zanardi Landi del ramo di Veano, i Caracciolo del ramo di Pradovera e i cremonesi Gallarati, legati ai primi da vicende famigliari e patrimoniali del XVII secolo, ma si tratta di poche carte, qui confluite dai rispettivi archivi di famiglia.
[espandi/riduci]L’unico apporto esterno di un certo rilievo è costituito dalle carte appartenenti a un’altra famiglia piacentina, i Pusterla, del ramo discendente da Nicolino: estintasi la loro discendenza maschile nel 1686, buona parte delle proprietà e dell'archivio passarono ai Mancassola, grazie al matrimonio contratto da Gian Ludovico Mancassola con l’ultima erede, Angela Pusterla.
Si segnala la presenza di un cartulario «Liber Mancassole» opera di Tommasino Mancassola (vivente nel 1290) risalente alla fine del Duecento, originariamente parte di questo fondo, ma conservato attualmente all’interno del Fondo Manoscritti diversi (n. 3), in quanto depositato in Archivio di Stato in epoca precedente rispetto alla restante documentazione.
Il fondo si presenta articolato in otto serie. Le carte più antiche sono state raccolte nella Serie antica (1357-1628); tutto il materiale riguardante più direttamente la gestione delle varie proprietà si trova nella serie Proprietà (1368-1845); la documentazione relativa a diritti feudali e patronati ecclesiastici è compresa nella serie Famiglia (1356-1850); gli atti provenienti dalla famiglia Pusterla costituiscono la serie Carte Pusterla (1356-1686); quelli relativi alla gestione dell'eredità Pusterla si trovano nella serie Eredità Pusterla (1547-1818) mentre i documenti legati alle questioni ereditarie minori si trovano nella serie Altre eredità (1514–1696). Un'ulteriore serie comprende documentazione a carattere contabile, senza attenzione alla provenienza Mancassola o Pusterla (quest'ultima però molto minoritaria). Il materiale residuo, mantenuto in ordine cronologico, ma suddiviso tra atti e cause legali costituisce la serie Atti diversi (1333-1821).
Ordinamento: L'attività di ordinamento ha portato a smembrare l’originaria serie Mancassola che costituiva il corpo principale dell’archivio, comprendente documenti notarili e atti giudiziari dal 1333 al 1800.
Documentazione collegata:- «Liber Mancassole» in Archivio di Stato di Piacenza, Manoscritti diversi, «Liber Mancassole» (1125-1292), b.1 - Cartolario membranaceo della fine del sec. XIII che riporta, in copia autentica, 179 atti privati riguardanti operazioni di carattere patrimoniale e relative in particolare ai beni della Val Chero.
(Il «Liber Mancassole» era originariamente conservato nell'Archivio storico del Comune di Piacenza dove fu versato, probabilmente, all'atto dell'estinzione dell'ultimo ramo della famiglia. In seguito al deposito dell'Archivio storico comunale presso l'Archivio di Stato il codice è stato inserito nel fondo Manoscritti diversi).
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- P. RIZZI BIANCHI, I fondi familiari Nasalli Rocca e Mancassola Pusterla dell'Archivio di Stato di Piacenza, in Bollettino storico piacentino, 2003, 98, fasc.1, 37-62
- R. PEVERI, I Mancassola e il Liber Mancassole dell'Archivio comunale di Piacenza in Bollettino storico piacentino, 1975, 70, fasc. 2, 192-202
Redazione e revisione:- Fava Sara, 2019/12/11, revisione
- Stendardi Elena, 2005/04/14, prima redazione in SIAS