SIAS

Archivio di Stato di Piacenza

Cigala Fulgosi, famiglia

fondo

Estremi cronologici: 1126 - sec. XX inizio

Consistenza: bb. 33

Storia archivistica: Il fondo Cigala Fulgosi fu depositato nell’Archivio di Stato di Piacenza in due distinti fasi nel 1989, a distanza ravvicinata. Il 17 giugno 1989 Antonello Cigala Fulgosi depositò 26 cassette lignee e 7 volumi sciolti; il 27 luglio, Gaetano e Quinto Metello Cigala Fulgosi depositarono un’unica cassetta contenente 28 documenti registrati come “Elenco dei documenti dell’archivio di Raffaele Cigala Fulgosi”.
Entrambe le convenzioni di deposito furono autorizzate dal Ministero per i beni culturali e ambientali con atto prot. n. 3.12/8768.BO.1.131 in data 19 ottobre 1989.
Il fondo rappresenta solo una parte del patrimonio documentale originario che subì nel corso degli anni successive inventariazioni, come testimoniano le segnature riportate sulle carpette di carta leggera che raccolgono la maggior parte dei fascicoli. Il riordino più antico fu operato da un archivista di cui non si conosce il nome, ma il cui lavoro richiama sia nella scrittura che nell'organizzazione il bolognese Antonio Cavazzi che operava in questo stesso periodo su archivi di altre famiglie piacentine. Un secondo archivista, rimasto anch'esso anonimo, ha lavorato sull'archivio nella seconda metà del XIX secolo, avendo inventariato anche le carte dell'archivio Appiani d'Aragona. Questi, seguendo la tradizione settecentesca, ordinò gli atti per tipologia e materia suddividendoli in 20 cassette. Un terzo ordinamento più recente ha interessato la quasi totalità del fondo. Esso consiste nell'applicazione di etichette adesive con una numerazione progressiva, secondo una logica che, in mancanza di un repertorio o di un inventario corrispondente, non può essere ricostruita.
Per ragioni d'uso alcune carte furono estratte più volte e alcune si persero e di esse ne rimane traccia solo nella carpetta che le conteneva. Alcuni di questi documenti sono stati identificati nell'archivio della famiglia Appiani d'Aragona.

Descrizione: La documentazione è costituita in gran parte da atti di carattere economico-patrimoniale classificata per materie: testamenti, donazioni e inventari, convenzioni, divisioni e permute, doti e fini, beni di Gragnano, capitali (attivi e passivi), ragioni d'acque. Si possono contare in totale 800 fascicoli tra cui 230 pergamene alcune con sigilli originali.
L'archivio contiene anche documenti relativi a beni del monastero di San Benedetto di Piacenza, poi Sant' Agostino, acquistati dalla famiglia dopo le soppressioni napoleoniche. Si tratta di circa 200 atti fra cui figurano anche numerose pergamene databili dal XII al XV secolo. Vi sono infine 14 atti della famiglia Appiani d'Aragona, signori di Piombino inurbatisi a Piacenza nel XVI secolo e imparentatisi coi Cigala nel XIX secolo.

Documentazione collegata:
  • Appiani d'Aragona di Piombino ramo di Piacenza in Archivio di Stato di Piacenza - (1314 - sec. XX prima metà), bb. 82 e 1 raccoglitore
    Il fondo contiene titoli di possesso, inventari, privilegi. Cospicua la documentazione, soprattutto in copia, relativa alla causa di successione per lo Stato di Piombino. Sono presenti anche molti atti afferenti ad altre importanti famiglie piacentine con cui gli Appiani strinsero legami in seguito a matrimoni: Radini Tedeschi e Radini Tedeschi Terzi, Cigala Fulgosi, Gemmi e Serafini.

Strumenti di ricerca:

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Bibliografia:
  • A. RIVA, Instromenti, scritture e libri di casa. Archivi di famiglia e archivisti a Piacenza nei secoli XVII e XVIII, in Premio Piero Gazzola per il restauro del patrimonio monumentale piacentino. Atti della Giornata di studi in occasione della decima edizione: 09 ottobre 2015. Piacenza, Auditorium S. Margherita, Fondazione di Piacenza e Vigevano, a cura della Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Piacenza, Ediprima, 2016, 32-40
  • C. BEVILACQUA, Tra Val Tidone e Val Trebbia. L'archivio Cigala Fulgosi, in Bollettino storico piacentino, 2003, 98, fasc. 1, 91-96

Redazione e revisione:
  • Anselmi Patrizia, 2020/12/03, revisione
  • Stendardi Elena, 2005/01/19, prima redazione in SIAS