SIAS

Archivio di Stato di Messina

Frammento di atto del notaio Pietro de Simone, 1372

Papa Paolo III conferma la fondazione del Collegio dei Gesuiti in Messina, 1548

Nomina di Paolo Fleres a pubblico notaio della città di Messina, 1678

Professione di fede di suor Maria Antonia Ruffo proveniente dal Monastero di Santa Maria dell'Alto, 1703

Birrificio Messina, prospetto su via La Farina, 1923

Archivio di Stato di Messina

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Messina dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

L’Archivio di Stato di Messina conserva circa 6,5 km lineari di documentazione, che costituisce una fonte di primaria importanza per la storia della città e della provincia messinese dal XIII secolo fino ai giorni nostri. Il patrimonio archivistico custodito comprende le carte prodotte dalle istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie preunitarie e da quelle statali postunitarie comprese nel territorio della provincia, nonché archivi di enti pubblici, di famiglie (tra cui Arenaprimo, Avarna, Cirino e La Rocca), di persone, di associazioni e di altri organismi privati che rivestono o hanno rivestito un interesse storico particolarmente importante.

È bene sottolineare che, a causa dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale, molti fondi sono lacunosi e frammentari: fra gli altri, sono andati distrutti gli archivi del Consolato del mare e dell'Intendenza borbonica e circa 35.000 volumi notarili.

Tra i fondi maggiormente consultati si segnalano: Corporazioni religiose soppresse, Ufficio del genio civile, Prefettura, Stato civile, Ufficio di leva e Atti notarili. Di particolare interesse storico sono, inoltre, il Fondo pergamenaceo e l’archivio della Curia stratigoziale, magistratura unica in tutta Italia.

L’Istituto dispone, inoltre, di una ricca biblioteca di circa 10.000 volumi di interesse sia locale che generale.

Nell’ambito dell'attività di promozione, comunicazione, e valorizzazione del proprio patrimonio, l’Archivio di Stato allestisce mostre documentarie, organizza convegni e visite guidate all’Istituto e al suo patrimonio.