Il SIAS dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.
Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.
L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.
Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.
Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.
La documentazione descritta è costituita dai fondi preunitari, dal ricco fondo notarile, dall’antichissimo patrimonio, in gran parte pergamenaceo, delle corporazioni religiose soppresse, risalente al sec. XI e dai fondi degli uffici statali, dall’Unità alla seconda metà del sec. XX, per una consistenza complessiva di circa 60000 pezzi cartacei, 2000 pergamene, 4600 fogli di mappa catastali.
Di rilevante importanza l’archivio storico del Comune di Ascoli Piceno, con l’apporto di un prezioso fondo pergamenaceo e dei pregiati codici del liber iurium e del catasto trecentesco, e quello della Provincia di Ascoli Piceno, cui si aggiungono archivi di famiglie e di persona (famiglia Caucci, famiglia Sgariglia, Riccardo Gabrielli, Renato Tozzi Condivi).
Da segnalare la presenza di documentazione di interesse iconografico costituita dall’archivio fotografico Cavicchioni di Ascoli Piceno, acquistato nel 2003 dal Ministero, e dall’archivio dell’architetto ascolano Vincenzo Pilotti (1872-1956), depositato dagli eredi nell’aprile 2009.