fondo
Altre denominazioni:Estremi cronologici: 1348 - 1430, con atti fino al 1443
Consistenza: fascc., regg., bb. 144432 (144408 fondaci)
Storia archivistica: Francesco Datini richiedeva la consegna periodica della documentazione prodotta e ricevuta dai suoi fondaci aziendali e alla sua morte, nel 1410, il fondo venne a concentrarsi a Prato in palazzo Datini.
L'archivio è rimasto presso la Casa Pia, ente istituito per volontà testamentaria dello stesso Francesco, fino al 1957 anno in cui è pervenuto in deposito all'Archivio di Stato di Prato.
Un primo tentativo di intervento sulla documentazione del fondo venne effettuato nel 1560 da Alessandro Guardini, erudito pratese, intervento che probabilmente si limitò alle sole scritture contabili.
Dopo il 1870 l'archivio venne sottoposto ad un nuovo e complessivo intervento a opera di Martino Benelli e Livio Livi ai quali si aggiunse, successivamente, Giovanni Livi, direttore dell'Archivio di Stato di Bologna.
Grazie a tale intervento si raggiunse l'attuale configurazione dell'archivio, fondata sulla ripartizione della documentazione in base alla geografia dei fondaci e, all'interno di ogni fondaco, sull'ordinamento della documentazione contabile in serie tipologiche e del carteggio ricevuto dal fondaco sulla base delle provenienze.
A seguito degli studi di Federigo Melis, negli anni cinquanta del Novecento, nasce e si afferma l'esigenza di un nuovo e più analitico intervento che porti alla descrizione delle singole unità documentarie.
I risultati di tale lavoro, curato da Elena Cecchi con la collaborazione dell'Archivio di Stato di Prato e con il determinante apporto di Diana Toccafondi, hanno portato alla realizzazione di una banca dati/immagini pubblicata nel 2008 e, dallo stesso anno, consultabile on line.
Descrizione: Il fondo contiene documenti di amministrazione e carteggi appartenuti al mercante Francesco di Marco Datini (1335-1410), che testimoniano in massima parte la vastissima attività svolta in campo industriale, commerciale, bancario dalle varie aziende cui egli dette vita.
Il fondo é articolato secondo gli otto principali fondaci datiniani, che costituiscono le articolazioni dell'archivio e l'ossatura dell'ordinamento. Ciascun fondaco é suddiviso in due grandi sezioni: i libri contabili (a loro volta suddivisi nelle tradizionali serie) e carteggio ricevuto.
I circa 600 codici dedicati alla contabilità sono di ordine mercantile-bancario oppure specializzati nella contabilità bancaria e industriale. Il loro numero varia a seconda delle dimensioni dell'azienda e della rete di traffici che questa aveva. Il carteggio è ordinato per luoghi di provenienza in ordine alfabetico; quindi per mittenti/destinatari in ordine alfabetico e, all'interno di questa aggregazione, in ordine cronologico. I registri contabili sono ordinati in serie tipologiche.
Fuori dallo schema fondaco-aziende si trovano le sezioni: Carteggio privato (lettere inviate e ricevute da Datini, dalla moglie Margherita e da alcuni dei collaboratori di Datini); Carteggio specializzato (suddiviso per per fondaci); Appendice al carteggio (copie e minute di lettere; lettere dirette a località diverse dai fondaci); Atti e documenti diversi (tra cui le assicurazioni); Esecuzione testamentaria; Estranei.
Strumenti di ricerca:Siti web:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- L'Archivio di Francesco di Marco Datini. Fondaco di Avignone, a cura di E. CECCHI, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale per gli archivi, 2004
Redazione e revisione:- Pagliai Ilaria, 2006-03-15, prima redazione in SIAS
- Pagliai Ilaria, 2017-11-18, revisione