serie
Estremi cronologici: 1328 - 1865
Consistenza: regg., bb. 14
Descrizione: Le più antiche carceri di cui si ha notizia erano nella torre e casa di Caccia di Giannicone, in porta Tiezi: furono chiamate la "Pagliazza" e per esse il Comune pagava un fitto ai proprietari. Nel 1293 fu acquistata una casa dagli eredi di Rodolfo di messer Drudolo, e adattata a prigione. Secondo la tradizione, nel 1484 un'immagine della Madonna, che era dipinta in un tabernacolo sopra una finestra di quelle carceri, operò straordinari miracoli. Si decise quindi di costruire in quel luogo una chiesa, disegnata da Giuliano da Sangallo, che prese appunto il nome di S. Maria delle Carceri. L'ultima sede delle prigioni, chiusa soltanto qualche decennio fa, fu dietro il Palazzo Pretorio, nella via del Porcellatico.
Antica magistratura, i soprastanti (cui furono poi aggiunti i buoniuomini) si occupavano della amministrazione delle carceri e della assistenza ai carcerati. I soprastanti ebbero anche mansioni di sicurezza pubblica e di beneficenza.
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Redazione e revisione:- Pagliai Ilaria, 2006-03-22, prima redazione in SIAS
- Pagliai Ilaria, 2017/11/20, revisione