fondo
Estremi cronologici: 1282 - 1624, Per quanto riguarda gli estremi cronologici, il fatto che non corrispondano alle cesure temporali dell'ente che li ha prodotti è dovuta sia al mantenimento della tenuta separata di alcune serie documentarie, in particolare quelle legate all'amministrazione dei beni, ma anche all'inevitabile trasferimento di carte da un fondo all'altro, dovuto a necessità contabili e amministrative o a pratiche conservative.
Consistenza: 334 unità tra filze, registri e buste
Storia archivistica: L'archivio del Ceppo vecchio confluì a Palazzo Datini all'indomani della riforma degli istituti di assistenza voluta nel 1545 dai Medici e, nella nuova sede, fu aggregato all'archivio del Ceppo nuovo di Francesco Datini.
Nel 1957 fu tra i fondi che contribuirono a formare il patrimonio documentario della neonata Sottosezione di Archivio di Stato di Prato.
In origine, la documentazione del Ceppo vecchio era custodita dai rettori con molta cura: era infatti obbligo per i governatori di redigere un inventario dei beni, comprendente libri, privilegi, lettere d’indulgenza ecc. Questa cura non sempre si mantiene tale nel corso dei secoli, al punto che, nel corso del XVIII secolo, il cattivo stato di conservazione degli archivi dei Ceppi richiese la promulgazione di un rescritto sovrano (1757) col quale veniva disposta la redazione di un primo inventario, lavoro che fu affidato a Francesco Casini. Successivamente gli archivi della Casa Pia dei Ceppi furono riordinati più volte, ma agli inizi del Novecento si era persa traccia degli inventari: pertanto, nel 1933, il commissario della Casa Pia dei Ceppi incaricò il prof. Ruggero Nuti di un nuovo ordinamento e inventariazione.
Nuti non riordinò materialmente i pezzi, ma compilò inventari ordinati sulla carta degli archivi del Ceppo vecchio, del Ceppo nuovo e dei Ceppi riuniti (ASPo, Inventari, N/7-8), considerando anche, in una sezione “Estranei”, i documenti che non avevano un rapporto diretto coi Ceppi ma che si erano sedimentati nell’archivio attraverso lasciti o in considerazione di attività particolari affidate alla Casa Pia.
Nel 1958, fu poi redatto un nuovo elenco di consistenza più dettagliato, a cura del personale del nuovo istituto di conservazione (ASPo, inv. N/6).
Descrizione: La documentazione conservata comprende gli statuti e le deliberazioni dei rettori, i registri contabili e quelli dei contratti, quaderni di ricordanze e giornali, a partire dalla fine del XIII secolo. Tale documentazione testimonia non soltanto la vita e le attività di un istituto di carità, ma fornisce uno spaccato su molti aspetti di Prato tra il XIII e il XVI secolo: l’economia, l’agricoltura, la popolazione.
È possibile individuare tutte le persone coinvolte nella gestione dell’istituto: i benefattori, i produttori locali e chiunque avesse scambi di denaro o lavoro con l’ente, nonché, ovviamente, i bisognosi che venivano assistiti.
Ordinamento: L'archivio del Ceppo vecchio costituisce un subfondo del complesso denominato Casa pia dei Ceppi. Quest'ultimo presenta una numerazione unica per i Ceppi vecchio, nuovo e riuniti, che rispecchia l'ordinamento materiale assunto dalla documentazione alla metà del XX secolo, a seguito della istituzione della Sottosezione di Archivio di Stato di Prato, nella quale il fondo fu depositato.
L'inventario a stampa in uso (Sala di studio, N/6bis) riflette un ordinamento virtuale, che organizza il materiale documentario in serie e sottoserie che si susseguono secondo l'organizzazione delle funzioni dell'ente.
L'ordinamento valido per le richieste rimane comunque quello materiale.
Numerazione: La numerazione dei Ceppi antichi (Ceppo vecchio, Ceppo nuovo e Ceppi riuniti), all'interno del fondo Casa pia dei Ceppi, è unica e progressiva da 1 a 3712.
I numeri di corda che interessano il solo subfondo del Ceppo vecchio sono i seguenti: 1-198, 200-216, 223-228, 232, 244, 258, 296, 592, 1184-1185, 1203-1210, 1262-1263, 1264 a, 1264 b, 1264 c, 1266, 1322, 1389-1392, 1394-1400, 1417-1425, 1431-1432, 1438, 1440, 1440 ter, 1441-1442, 1445-1447, 1491-1492, 1496, 1513, 1516-1518, 1531, 1536, 1578, 1611-1613, 1658, 1711, 1711 bis, 1903-1906, 1928, 2462.
Documentazione collegata:- Prato, Ceppi (opera pia) in Archivio di Stato di Firenze, Diplomatico, Prato, Ceppi (opera pia) - Vi si comprendono complessivamente 424 unità (1221-1662) di cui 240 digitalizzate. (Consulta la descrizione online)
- Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina. Ceppi di Prato in Archivio di Stato di Firenze - Subfondo comprendente documentazione di specifica pertinenza della magistratura dei Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina al cui controllo erano sottoposti tutti i luoghi pii. (Consulta la descrizione online)
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Redazione e revisione:- D'Angelo Fabio, 2024-10-23, rielaborazione
- Pagliai Ilaria, 2006-03-07, prima redazione in SIAS
- Pagliai Ilaria, 2017-09-13, revisione