complesso di fondi / superfondo
Estremi cronologici: 1331 - 1861, La documentazione precedente all'estremo remoto di esistenza dei diversi soggetti produttori è stata raccolta da più fonti dall'Intendenza generale in occasione delle operazioni di riscatto dei feudi.
Consistenza: 1098 unità: bb. 889, regg. 60, pacchi 149
Storia archivistica: Poco dopo il passaggio dell'Isola sotto il dominio sabaudo l'intendente generale di Sardegna avocò parte dei documenti dell'Archivio patrimoniale spagnolo, e cioè quelli aventi pertinenza con l'amministrazione demaniale e con l'attività del tribunale del regio patrimonio di cui era presidente. In prosieguo di tempo, quello spezzone d'archivio, a cui fu mantenuto il nome di Archivio patrimoniale, si unì ai documenti della stessa intendenza, ed al complesso fu dato il nome di Regio archivio patrimoniale ed economico.
Nel 1838, soppresso il tribunale del regio patrimonio, l'Archivio patrimoniale restò presso l'intendenza dove fu conservato con pochissima cura finché, nel 1846, buona parte delle sue scritture - assieme a carte dell'intendenza generale cui erano inscindibilmente connesse - furono versate ai regi Archivi.
I documenti residui furono assorbiti dalla direzione dell'insinuazione e del demanio di Cagliari, istituita con R.D. 4 dic 1849, dopo la cessazione del regime viceregio. Tale ufficio, infatti, subentrato nelle funzioni delle soppresse amministrazioni patrimoniali autonome, acquisì parte della loro documentazione, come prova il fatto che nel 1858 versò ai regi Archivi le serie Spoglie e vacanti (1777-1853) del Monte di Riscatto.
[espandi/riduci]Nel medesimo anno, la stessa direzione pretese per motivi di servizio la consegna di parte dell'Archivio patrimoniale ed economico versato nel 1846, che fu così ulteriormente smembrato.
Le carte del Monte di Riscatto, Scrivanie ed insinuazione, Amministrazioni diverse, Feudi, Affari diversi, passarono alla direzione demaniale, mentre i regi archivi continuarono a conservare, per quanto è stato possibile ricostruire, almeno gli Spogli e vacanti, le Sacche e passaporti e l'archivio Aymerich.
A seguito della riforma dell'amministrazione demaniale, operata con R.D. 7 luglio 1867 n. 3809, la direzione delle tasse, trasferendosi da Cagliari a Sassari, restituì ai regi archivi, il 30 settembre 1867, i documenti ricevuti nel 1858, con qualche diminuzione.
Successivamente al 1874 il complesso archivistico concluse il suo procedimento formativo con l'acquisizione di due serie di cause, civili e penali. A testimoniare la provenienza della miscellanea dall'amministrazione del regio demanio, le fu attribuita la denominazione che si mantiene per lunga tradizione.
Descrizione: Superfondo miscellaneo che trae origine dall'Archivio patrimoniale piemontese con documenti riguardanti l'amministrazione demaniale e altri del Tribunale del Regio Patrimonio a cui, in seguito si aggiunse materiale proveniente dall'Intendenza Generale. E' articolato in grandi ripartizioni (subfondi) con documentazione di grande rilevanza storica per quanto riguarda in particolare i feudi.
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Archivio di Stato di Cagliari, a cura di Gabriella Olla Repetto, in Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. I, A-E, Roma 1981, 744-747
- S. LIPPI, Inventario del R. Archivio di Stato di Cagliari e notizie delle carte conservate nei più notevoli archivi comunali, vescovili e capitolari della Sardegna, Cagliari 1902, pp. 85-94
Redazione e revisione:- Costa Consuelo, 2017-10-20, revisione
- SIAS, 2005-01-20, prima redazione in SIAS