Date di esistenza: 1738 - 1929
Sedi: Novara
Intestazioni di autorità:- Subeconomato dei benefici vacanti di Novara (1738 - 1929), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:Uffici o organi aventi diritto di Regalìa o di amministrazione dei beni di Benefici
ecclesiastici o di altri enti religiosi privi di titolare o vacanti, erano già operanti negli
Stati preunitari.
Con la proclamazione del Regno d'Italia furono sostituiti poi dagli Economati Generali dei Benefici vacanti, istituiti nelle principali città, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo e furono attivi dal 1861 al 1929. Essi furono regolati in base al Regio decreto 26 settembre 1860 n. 4314, già in vigore nel Regno di Sardegna.
Forniti ciascuno di personalità giuridica propria, gli economati generali erano sottoposti al Ministero di grazia, giustizia e dei culti, avendo come scopo principale quello di assumere il possesso dei benefici vacanti o posti sotto sequestro, di vigilare sulla buona conservazione dei beni, curarne l’amministrazione e di riconsegnarne le temporalità beneficiarie una volta ottenuto il riconoscimento civile. Gli Economati vigilavano inoltre sulla conservazione del patrimonio e l’osservanza delle leggi di benefici pieni e di altri enti ecclesiastici.
[espandi/riduci]Tale attività era svolta anche attraverso i Subeconomati dipendenti, ovvero i Subeconomati dei benefici vacanti, che ne facevano le veci nel proprio distretto. Compito principale del subeconomo, un ecclesiastico o un laico, dotato di dottrina e perizia negli affari, era di curare la riduzione a mano regia e la presa di possesso del beneficio vacante con le sue pertinenze, la descrizione dei beni e delle scritture, e la redazione dell’inventario su ordine dell’Economato Generale. Poteva inoltre occuparsi di benefici pieni, ma solamente per quanto riguardava la vigilanza sulla buona
conservazione di chiese, fabbriche, fondi, boschi e coltivazioni.
Il Subeconomato dei Benefici Vacanti di Novara fu istituito nel 1738 e dipendeva nel periodo
preunitario dal Regio Economato generale di Torino. Le sue competenze, pur restando
immutate nel tempo, vennero meglio definite con ulteriori aggiunte nelle Istruzioni del
Regio Economo generale ai Subeconomi regi delle province già dipendenti dallo Stato
di Milano del 17 dicembre 1771. Le istruzioni prevedevano altre figure accanto al
subeconomo: il segretario con funzioni notarili, il sopraintendente per coadiuvare nei
distretti con molte terre, e l’economo temporale. Altri Subeconomati operanti nel
territorio delle attuali provincie di Novara, Pavia, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli,
dipendenti dal Regio Economato generale di Torino, furono istituiti nel 1738
(Borgosesia, Momo, Ivrea, Varallo Sesia) e nel 1748 (Craveggia, Crodo, Domodossola,
Intra, Mergozzo, Omegna, Ornavasso, Pallanza, Santa Maria Maggiore, Vanzone, Lesa, Orta, Vigevano).
Mantenuti anche dopo l'Unità d'Italia, i subeconomati dei benefici vacanti vennero
soppressi nel 1929 a seguito del Concordato fra lo Stato italiano e la Santa Sede, che esclude
l’intervento da parte dello Stato italiano nella “gestione ordinaria e straordinaria dei beni
appartenenti a qualsiasi istituto ecclesiastico od associazione religiosa” (art. 30).
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Redazione e revisione:- Rumerio Elisabetta, 2021/09/16, revisione
- Scionti Chiara, 2021/04/15, prima redazione