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Sistema informativo degli Archivi di Stato

Ministero degli affari ecclesiastici

Date di esistenza: 1817 - 1860

Sedi: Napoli

Intestazioni di autorità:
  • Ministero degli affari ecclesiastici, Napoli (1817 - 1860), SIUSA/NIERA

Condizione giuridica:
  • pubblico

Tipologia:
  • preunitario

Note storiche:
All'amministrazione degli affari ecclesiastici, affidata durante il decennio francese al Ministero della giustizia e del culto, fu preposto, con la legge del 10 gennaio 1817, il Ministero degli affari ecclesiastici, il cui piano di organizzazione fu emanato con il successivo decreto del 2 aprile dello stesso anno. Fra i suoi compiti principali era provvedere a tutti gli affari relativi alla nomina di arcivescovi e vescovi del regno, alla collazione dei benefici di regio patronato, agli ordini religiosi, ai seminari, alla disciplina ecclesiastica, alle richieste di ricorrere alla Santa Sede per ottenere dispense matrimoniali, alla secolarizzazione o all'incardinazione, ossia assegnazione canonica, di ecclesiastici alle chiese, ai contratti dei luoghi pii, all'erezione di chiese, cappelle e oratori privati, al mantenimento, all'apertura e alla riparazione di edifici ecclesiastici, all'assegnamento di congrue alle parrocchie e al pagamento delle decime sacramentali, alla concessione del regio exequatur alle carte provenienti dalla Santa Sede. In seguito alla stipula del Concordato del 1818, il Ministero degli affari ecclesiastici era anche tenuto a vigilare sull'esecuzione di quelle disposizioni e a comunicare con le Amministrazioni diocesane, istituite in forza dell'articolo 17 concordatario, per la corretta gestione dei beni delle mense vescovili, delle badie e dei benefici vacanti. Con il r.d. del 17 novembre 1849, al Ministero fu riunito, a titolo personale, quello della pubblica istruzione, dando vita in tal modo ad un ministero articolato in due rami. Riunito al Ministero di grazia e giustizia durante la Dittatura di Giuseppe Garibaldi (decreto 9 ottobre 1860), il Ministero degli affari ecclesiastici recuperò la sua autonomia con la Luogotenenza generale delle province meridionali (decreto 21 novembre 1860). Infine l'anno seguente fu nuovamente riunito al Ministero di grazia e giustizia.

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • F. DIAS, Manuale per gli uffiziali giudiziari ed amministrativi, Napoli, tipografia Flautina, 1833, 38-39
  • G. LANDI, Istituzioni di diritto pubblico del Regno delle Due Sicilie (1815-1861), Milano, Giuffré, 1977, vol. I, 272-281

Redazione e revisione:
  • Calcagno Francesca Chiara, 09/09/2024, revisione
  • xDams, 2021-01-11T13:40:01.138+01:00, rielaborazione