Date di esistenza: 1139 - 1861
Sedi: Genova
Intestazioni di autorità:- Zecca, Genova (1139 - 1861), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Nel 1138 Genova ebbe l’autorizzazione a coniare monete dall’imperatore Corrado III e nel 1139 fu istituita ufficialmente la Zecca. Nel 1164 aveva sede in un edificio vicino alla cattedrale, successivamente fu trasferita nel palazzo San Giorgio e infine nella zona di Castelletto. Nei primi secoli il conio veniva realizzato mediante un martello sul metallo fuso in uno stampo. Le prime monete coniate, tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII, furono il denaro d’argento e il genovino d’oro. Da un documento del 1328 l’organico della zecca risultava così composto: due soprastanti, un notaio, un saggiatore, due coniatori, un capo monetiere, un capo operaio, un portiere e custode. Queste figure professionali erano pagate a tempo dal Comune, con l’eccezione dei soprastanti i quali percepivano lo stipendio solo se c’era guadagno. Altri addetti, pagati a cottimo, erano il monetiere e sei operai. Nella seconda metà del ‘600 la gestione della zecca fu data in appalto. Nel 1689 il senato fissò l’organico massimo a 30 battitori e 18 stampatori. Gli utili, derivanti dalla differenza tra il valore della moneta e i costi di produzione oppure da diritti che venivano richiesti ai proprietari del metallo greggio, erano piuttosto modesti. Nel sec. XVIII si tornò alla gestione diretta. La produzione di monete continuò durante la Repubblica ligure (1798-1805) e durante il periodo di annessione all’impero francese (1805-1814).
[espandi/riduci]La zecca di Genova fu ristabilita nel 1814 dal governo provvisorio. Nel 1816 il re Vittorio Emanuele I stabilì che le sedi della zecca del regno, Torino e Genova, coniassero un tipo di moneta decimale, la “lira nuova del Piemonte”. Questa rimase l’unica moneta a corso legale fino all’unificazione dell’Italia. A Genova e nel genovesato permasero tuttavia per alcuni anni le monete del periodo repubblicano. Nel 1826 fu proibito questo uso, ma si dovette arrivare al 1846 per eliminare definitivamente la circolazione delle vecchie monete. Nel 1823 fu riordinato il settore monetario e nel 1824 la zecca di Genova incominciò a coniare le monete decimali. Il 22 marzo 1824 fu emanato un regolamento che precisava il funzionamento della zecca del regno. Presso ogni sede era distaccato un funzionario regio il quale controllava che venissero rispettate le leggi e i regolamenti superiori. Alla fine del mese controllava i registri del verificatore, del direttore e del cassiere. Verificava inoltre che fosse osservato il contratto stipulato col direttore della fabbricazione. Il verificatore assisteva di persona alla fabbricazione e alla stampa delle monete. Era subordinato ad un commissario il quale poteva anche aiutarlo in tale funzione. Il cassiere era il solo autorizzato a ricevere i lingotti e gli altri materiali d’oro, d’argento o dorati che venivano portati alla zecca dai privati o dalle Regie finanze e che costituivano la materia prima per la produzione di monete. Il direttore della fabbricazione doveva produrre monete solo con il materiale fornitogli dal cassiere. Egli riceveva uno stipendio annuo, ma erano a suo carico gli oneri di manutenzione e riparazione delle macchine. La produzione doveva avvenire rapidamente, non appena vi fosse metallo sufficiente. Le monete venivano quindi verificate e passate al cassiere. A fine dicembre il commissario regio faceva consegnare al direttore tutti i materiali giacenti presso il cassiere. Doveva poi sottoporre il conto generale di gestione alla Camera dei Conti. Nel 1829 fu abolito il ruolo di cassiere, e le sue mansioni furono assolte dal direttore. Nel 1830 fu incaricato un solo direttore per le due zecche di Torino e Genova, ma nel 1848 furono ripristinati i direttori per le due sedi. Nel 1861 l’amministrazione delle zecche passò alle dipendenze del Ministero d’agricoltura, industria e commercio e la zecca di Genova fu soppressa.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- G. FELLONI, Genova organizza la sua zecca e le sue monete cominciano a correre per il mondo, Atti della Società Ligure di Storia Patria, Nuova Serie – Vol. XXXVIII (CXII) Fasc. I, Genova, 1998
Redazione e revisione:- Ottani Simonetta, 2021/03/01, prima redazione