Date di esistenza: [sec. XI] - 1859
Sedi: Massazza (Biella)
Intestazioni di autorità:- Comunità di Massazza ([sec. XI] - 1859), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Massazza faceva parte del Comitato di Vercelli. Fu sotto la signoria dei Signori di Casalvolone. I beni del feudo furono confiscati ai figli di Uberto nel 1014 e donati al Vescovo di Vercelli. Restituiti nel 1016, l'Imperatore Corrado investì di una parte con il titolo di Signore, il 4 maggio 1039, Guala di Casalvolone. Tale porzione passò poi al figlio Bongiovanni Conte di Vercelli, dal quale discendono gli Avogadro.
L'altra parte invece fu dei Signori di Verrone, dei Signori di Robbio, da cui ai Biandrate.
Il 1 ° marzo 1155, furono investiti dall'Imperatore Federico I, con il titolo di Signori, Bonifacio e Giovanni di Biandrate, che a loro volta, alienarono Massazza ai Signori di Rovasenda, di Castelletto di Roasio, che la cedettero agli Avogadro, contro parti di altri feudi.
Filippo Avogadro di Collobiano nella spartizione della eredità patema, ottenne, dal proprio fratello Giovanni (podestà di Milano nel 1269) il castello di Massazza. Il di lui figlio Guala prese stabile dimora per vari mesi dell'anno nel maniero ed assunse quel predicato, per distinguersi dagli altri rami della famiglia.
[espandi/riduci]Nel 1404, Massazza passò sotto il dominio di Casa Savoia. Il Duca Emanuele Filiberto elevò Massazza a contea e il primo Conte fu Bartolomeo Avogadro, maggiordomo della Marchesa d'Este, poi della Principessa di Piemonte.
Nel sec. XVII si estinse il ramo Avogadro di Massazza con Rodemonte e Antonio Maria. Costoro con testamenti del 25 febbraio 1609 e 17 dicembre 1617, lasciarono erede Flaminio Avogadro di Asigliano (ramo di S. Giorgio, poi Collobiano e della Motta).
Flaminio eresse (16 dicembre 1624) una primogenitura per il secondogenito Antonio, che fece investire di Massazza con il titolo comitale. Antonio fu quindi il capostipite della seconda linea di Massazza, estintasi nel 1690 con Prospero Flaminio morto celibe, lasciando la giurisdizione su Massazza e Villanova, al cugino Ottavio Maria conte di Collobiano e di Motta Alciata.
Da questo periodo la successione feudale per Massazza possiamo così riassumerla brevemente: nel 1704, 14 aprile, è investito il conte Carlo Ignazio Avogadro della Motta; 1733, 11 luglio, investito Gaspare Maria Giuseppe Raimondo, di Carlo Ignazio; 1751, 30 dicembre, investito Giuseppe Ottavio di Gaspare; 1765, 13 settembre, investito Francesco Eusebio; 1790, 9 ottobre, investito Andrea Ignazio, di Francesco Eusebio.
Soppressa la feudalità gli Avogadro della Motta conservarono il titolo di conte di Massazza. Merita di essere ricordato Emiliano I (n. 1798) deputato al Parlamento Subalpino autore di una pregevole opera sul socialismo.
Questo ramo si estinse nel 1944 con la morte di Emiliano II.
Relazioni con altri soggetti produttori:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- P. Torrione, V. Crovella, Il Biellese. Ambiente-uomini-opere, Centro Studi Biellesi, 1963, 289 - 290
Redazione e revisione:- Bonzanino Paola, 2020/11/11, prima redazione