Altre denominazioni:- Officio al palazzo della Ragione, 1605-1797
- Officio alle fabbriche pubbliche, 1798-1806
- Officio al Salon e fabbriche pubbliche, 1798-1806
Date di esistenza: 1605 - 1806
Sedi: Padova
Intestazioni di autorità:- Officio al Salon, Padova (1605 - 1806), SIUSA/NIERA
Tipologia:- preunitario per il periodo 1605 - 1806
Note storiche:Con parte del Consiglio generale 5 febbraio 1605 furono istituiti i tre presidenti al Palazzo della Ragione, detto anche Salon o Salone, col compito di curare la manutenzione di tale importante edificio pubblico. Essi disponevano di un modesto ministero, che formava appunto l'Officio al Salon, composto da un cancelliere, che attendeva anche all’Esazione civica, e di un custode al palazzo della Ragione, quindi privo di elementi tecnici (architetti, ingegneri, periti, etc.).
Con l’arrivo dei Francesi nel 1797 i tre Presidenti al palazzo furono soppressi, come tutte le altre magistrature civiche, e le loro incombenze devolute alla Sezione IV "Strade, fabbriche, amministrazioni dei [beni] comunali e pascoli" del Dipartimento II "Agricoltura e fiumi" del Governo centrale del padovano, Polesine di Rovigo ed Adria, al quale era stata delegata anche la realizzazione delle «pubbliche fabbriche» della città e della provincia, in particolare delle nuove caserme, dotato di un ministero tecnico e burocratico.
[espandi/riduci]Con la restaurazione austriaca del 1798 i Presidenti al palazzo furono ripristinati nel loro ruolo, mantenendo però le competenze sulle fabbriche pubbliche delle caserme, acquisite nel corso del periodo Democratico, e mutando quindi il loro nome in Presidenti al palazzo e alle fabbriche pubbliche. Il suo ministero, pur perdendo il cancelliere, adibito a tempo pieno all’Esazione, fu integrato con parte di quello del dipartimento II, vale a dire un segretario, il pubblico professore d’architettura dell’Università di Padova e pubblico architetto e un “commandadore” in veste d’usciere, assumendo così la denominazione di Officio al Salon e fabbriche pubbliche, dotato di prerogative tecniche e burocratiche.
Nel 1805, con la nuova occupazione francese e l’instaurazione del Governo provvisorio del Padovano, i Presidenti al Salon e fabbriche pubbliche continuarono la loro attività fino all’emanazione dell’ordinanza 31 luglio 1806; l’Officio al Salon e fabbriche pubbliche venne invece probabilmente assorbito dalla Municipalità provvisoria, in particolare al Comitato IV "Strade, cura del palazzo della Ragione, Prato della Valle, Incendi [e Acque]", e, successivamente il 31 luglio 1806, dalla Sezione seconda della Municipalità.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- Lettera n. 1 del 10 novembre 1805 della Municipalità di Padova al Governo provvisorio del Padovano, (Archivio di Stato di Padova, Atti comunali, b. 4, Registro lettere al Governo provvisorio e alla magistratura civile del Padovano)
- Ordinanza della municipalità di Padova 31 luglio 1806 (Padova, Archivio di Stato, Atti comunali, b. 22; anche in Ivi, Miscellanea civile, b. 179)
Bibliografia:- A. DESOLEI, Istituzioni e archivi a Padova nel periodo napoleonico (1797-1813), Cargeghe (SS), Editoriale Documenta, 2012, Scheda 125 CD-ROM
Redazione e revisione:- Desolei Andrea, 2020-09-16, prima redazione
- Desolei Andrea, 2023-02-17, revisione