Altre denominazioni:- Presidenti all'esazione delle gravezze, 1723-1789, 1798 feb. 7-mag. 12
- Presidenti all’Esazione civica, 1789-1797
- Presidenti all’Esazione delle gravezze civiche, 1789-1797
- Presidenti all’Esazione delle imposte civiche, 1789-1797
- Presidenti alle imposte, 1798 feb. 7 - mag. 12
- Presidenti all’Esazione delle civiche e pubbliche gravezze, 1798 mag. 12-1806
- Presidenti all’Esazione delle civiche e pubbliche imposte, 1798 mag. 12-1806
- Presidenti all'esazione civica, 1798 mag. 12-1806
- Presidenti all’esazione delle civiche gravezze, 1798 mag. 12-1806
- Presidenti alle civiche imposte
Date di esistenza: 1723 - 1806
Sedi: Padova
Intestazioni di autorità:- Presidenti all'esazione, Padova (1723 - 1806), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Si deve la loro istituzione alla parte del Consiglio generale 11 settembre 1723, nella quale si prevedevano costituiti inizialmente in numero di cinque, e fino alla riforma finanziaria del 1789 avevano la sorveglianza sia sulle pubbliche che sulle civiche imposte, denominandosi semplicemente presidenti all’Esazione. Con decreto del Senato veneto 30 aprile 1789 il controllo dell’esazione delle imposte pubbliche venne delegato ad una nuova magistratura, i tre presidenti all’Esazione pubblica o presidenti all’Esazione delle pubbliche gravezze de mandato dominii, restando quindi ai presidenti all’Esazione la sorveglianza solo su quelle civiche, e mutando quindi il nome in presidenti all’Esazione civica. Sempre con la riforma del 1789 il loro numero venne portato a sei e vennero attribuite loro anche altre incombenze, in quanto essi assunsero anche le competenze degli aboliti due signori al Quaderno e, probabilmente, anche dei due correttori e due correttori aggiunti all’Estimo, acquisendo così il controllo su ogni attività esattiva del Comune. Scelti dal Consiglio generale tra i trentadue componenti del Consiglio dei XVI, i sei presidenti all’Esazione civica rimanevano in carica per tre anni, ma alternandosi, i primi tre e i secondi tre, di sei mesi in sei mesi. Avevano funzioni di gestione e controllo sui ministri dell’esazione, potendo intervenire nella gestione degli affari e ordinare il licenziamento dei commandadori che non eseguivano con prontezza gli incarichi loro affidato; ordinavano le esecuzioni giudiziarie ed i sequestri dei beni dei cittadini che non avevano pagato le tasse, verificavano il regolare pagamento dei tributi e suggerivano ai deputati attuali e al Consiglio dei XVI le «nuove providenze che fossero opportune per facilitar l’esazione».
[espandi/riduci]Furono soppressi durante il periodo Democratico, come tutte le altre istituzioni civiche, per poi venire restaurati durante la prima dominazione austriaca (1798-1805), assumendo però, nei tre mesi dal 7 febbraio al 12 maggio 1798, nuovamente la sorveglianza anche sull’esazione delle pubbliche imposte, come in epoca ante 1789, e quindi nuovamente il titolo di presidenti all’Esazione delle civiche e pubbliche imposte, o più semplicemente di presidenti all’Esazione. Questo perché l’art. XXX del proclama del conte di Wallis 6 febbraio 1798 addossò alla Deputazione del Consiglio l’incombenza di sorvegliare le pubbliche finanze, che era in capo al cessato dipartimento IV Economia finanze e commercio del Governo centrale del padovano (e che prima ancora era svolto dai camerlenghi veneziani), i quali lo delegarono ai tre presidenti all’Esazione pubblica che mutarono la loro denominazione in presidenti alle regie Finanze. In questo breve periodo ai presidenti all’Esazione era devoluta la sorveglianza sull'esazione delle imposte fondiali pubbliche e civiche, sulla tassa d’industria e sui residui; spettava loro inoltre l’amministrazione dei fondi di proprietà statale, con particolare riguardo ai beni e ai capitali derivanti dalla soppressione delle corporazioni laiche e religiose effettuata dal Governo francese, che non erano ancora stati venduti o che per essi non era ancora stata disposta la vendita.
Dopo il 12 maggio 1798, con l’istituzione dell’Intendenza provinciale alle regie finanze i presidenti alle regie Finanze furono privati del controllo sulle finanze pubbliche e ripresero pertanto quello sulle pubbliche imposte, riprendendo la denominazione di presidenti all’Esazione pubblica. Ai presidenti all’Esazione rimase pertanto solamente la sorveglianza sulle imposte civiche e pertanto vennero nuovamente rinominati presidenti all’Esazione civica.
Le due presidenze all’Esazione continuarono la loro attività anche dopo l’occupazione francese del 1805: esse infatti furono soppresse con l’emanazione dell’ordinanza 31 luglio 1806, quando le loro funzioni vennero incorporate direttamente nella municipalità.
Complessi archivistici prodotti:Fonti:- Ordinanza della municipalità di Padova 31 luglio 1806 (Padova, Archivio di Stato, Atti comunali, b. 22; anche in Ivi, Miscellanea civile, b. 179)
Bibliografia:- A. DESOLEI, Istituzioni e archivi a Padova nel periodo napoleonico (1797-1813), Cargeghe (SS), Editoriale Documenta, 2012, Scheda 142 CD-ROM
- Elezione ed incombenze delli correttori all’Estimo e delli due aggionti, Padova, Conzatti, 1777
- Aggiunta munificenza del serenissimo dominio Veneto sopra l’autorità de’ magnifici signori correttori all’Estimo di Padova: Giudici di prima istanza nella materia d’estimi con l’appellazione alli eccellentissimi signori Rettori, Padova, Frambotto, 1667
Redazione e revisione:- Desolei Andrea, 2020-08-21, prima redazione
- Desolei Andrea, 2023-02-10, revisione