Altre denominazioni:- Magnifica Ducal Camera
- Cancelleria fiscale
Date di esistenza: sec. XV - 1797
Sedi: Padova
Intestazioni di autorità:- Camera fiscale, Padova (XV - 1797), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Le attività della Camera fiscale facevano capo alle prerogative del capitanio e la sua gestione era affidata a due camerlenghi, tutti nominati da Venezia. Essa si suddivideva in due sezioni, la cancellaria fiscale e la quadernaria fiscale.
Quest’ultima amministrava gli introiti derivanti dalla riscossione delle pubbliche gravezze, ossia le imposte dirette (la dadia, il campatico, la tansa e le gravezze de mandato domini); si aggiungevano poi le imposte indirette o dazi. Le somme introitate erano ripartite in tre casse principali: la cassa libera (fondi per le spese locali), la cassa militare (fondi per le spese militari) e la cassa obbligata (fondi destinati al governo centrale).
I suoi principali ministri erano il quaderniere e lo scontro, che dovevano essere "ragionati", e avevano l’incarico di fare le diverse registrazioni sui diversi libri contabili. In particolare il primo doveva ricevere dagli esattori i loro bilanci con l’elenco dei debitori, mentre al secondo spettava il compito di vigilare l’opera di coloro che attendevano agli incassi e ai pagamenti. Vi erano poi il cassiere, custode e responsabile del denaro introitato, il contador, che aveva il materiale maneggio della cassa, e il vice-collaterale che aveva specialmente l’incarico di rilasciar bollette, ovvero i mandati di pagamento. A questi si aggiungeva l’avvocato fiscale, che aveva la difesa e il patrocinio di tutti i pubblici affari spettanti alla Camera fiscale.
[espandi/riduci]Relativamente alla cancelleria fiscale, il suo ministero era composto da diversi nodari e commandadori. Il primo dei nodari, detto cancelliere fiscale, aveva principalmente il compito di: verificare le piezzerie (ovvero le caparre) di coloro che avevano ottenuto l'appalto alla riscossione dei dazi; registrare le delibere di messa all'asta (all'incanto) dei beni pignorati per insolvenza dei tributi, come anche le ducali che imponevano le diverse gravezze; fare le denunce per contrabbandi. I commandadori invece procedevano fisicamente ai sequestri e ai pignoramenti, consegnando i beni pignorati alla Camera dei pegni.
La cancelleria infatti, oltre ad avere competenza su tutta la materia dei dazi di pertinenza della Camera fiscale, si occupava di istruire i processi in materia di contrabbando e di confisca contro i pubblici debitori, il cui giudizio spettava in prima istanza ai Camerlenghi.
Con l'arrivo dei Francesi nel 1797 la Camera fiscale prese il nome di Erario nazionale, mantenendo sostanzialmente immutata la sua struttura e le sue prerogative, e, dal 1798 al 1803, con la prima dominazione austriaca, di Erario regio imperiale.
Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- A. DESOLEI, Istituzioni e archivi a Padova nel periodo napoleonico (1797-1813), Cargeghe (SS), Editoriale Documenta, 2012, pp. 167-168
Redazione e revisione:- Desolei Andrea, 2020-08-19, prima redazione
- Desolei Andrea, 2023-02-03, revisione