Nel Regno delle Due Sicilie, nei domini al di là del Faro, la legge 21 giu. 1819, n. 1616, disciplinò i servizi del registro delle ipoteche, di nuova istituzione. Il successivo decreto 19 lug. 1819, n. 1659, dando pratica attuazione alla precedente legge, istituiva un Conservatore delle ipoteche per ciascun capoluogo di Valle - ove aveva sede anche il Tribunale civile - e tanti Ricevitori del registro quanti erano i capoluoghi di circondario. Poneva, provvisoriamente, l'uno e gli altri, alle dipendenze del segreto, che veniva coadiuvato da un ispettore controllore e da uno o due verificatori. Con il decreto 27 mag. 1822, n. 307, si provvide, inoltre, a riordinare e a fare riprendere le attività degli uffici di conservazione delle ipoteche. Infine il decreto 16 lug. 1827, n. 1480, riorganizzando i servizi dei rami e diritti diversi, pose la Conservazione delle ipoteche alle dipendenze della Direzione provinciale dei rami e diritti diversi fino al 1853, quando subentrò a quest'ultima la Direzione dei rami riuniti.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali collegati:Soggetti produttori collegati:Redazione e revisione:- Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
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