Altre denominazioni:- Fattore e sotto-fattore di città
- Fattor e sotto-fattor
- Fattor primo e fattor secondo dicittà
Date di esistenza: ante 1517 - 1805
Sedi: Padova
Intestazioni di autorità:- Fattore di città, Padova (1517 - 1805), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Non si sono trovate notizie sull’epoca precisa di creazione della carica di Fattore di città, ma si presume sia anteriore al 1517, in quanto in una parte del Consiglio generale di quell’anno viene nominato il nuovo Fattor di città, «con tutte le obbligazioni che aveva il suo predecessore». Questa carica venne quindi istituzionalizzata con parte 4 febbraio 1633, rendendola vitalizia, anche se sottoposta a conferma biennale da parte del Consiglio, e fissando gli specifici capitoli delle sue mansioni, poi confermati con parte 1° aprile 1724. Utilizzando una terminologia contemporanea, queste possono essere distinte tra funzioni di segreteria “politica” e funzioni operative di provveditorato/economato. Tra le prime il dovere assistere alle riunioni dei consigli della città e del S. Monte, essere a disposizione in ogni momento ai comandi dei Deputati attuali, tanto da non potersi assentare dalla città senza il loro consenso, avvertendoli anche quando uscivano di casa il Capitanio ed il Podestà, facendo preparare un «loco capace e decente» nelle chiese dove si sarebbero recati loro stessi ed i rettori veneziani. Le funzioni operative erano invece relative da una parte alla redazione dell’inventario dei beni civici e al maneggio di denaro che per conto della città e del S. Monte, per il quale doveva anche dare preventivamente «idonea pieggeria». Erano poi tra i compiti operativi del Fattore, a proprie spese, curare le pulizie delle sale consiliari e degli altri uffici della comunità, facendo asportare le immondizione, svuotare gli orinatori e tendendo «in acconcio» le finestre.
[espandi/riduci]Considerate le molte e molteplici incombenze, con parte del Consiglio generale 3 gennaio 1547 venne deciso di affiancare al fattore un aiutante, vale a dire un sotto-fattore, con il compito di supplire ai bisogni di questo, disposizione confermata con parte 21 gennaio 1655. Con parte 17 marzo 1675 venne confermata la natura vitalizia della carica, con obbligo però di conferma annuale da parte del Consiglio generale; fu inoltre ad esso imposto precipuamente l’obbligo di curare le pulizie dei locali dell'archivio, dell'estimo vecchio e della magistratura alle prove.
Entrambe le cariche dovevano essere ricoperte da cittadini padovani e di buoni costumi. Erano inoltre lucrative e prevedevano un salario rispettivamente di 80 e 40 ducati (1755), con l’utilizzo, da parte del sotto-fattore dell'abitazione contigua all'edificio del Consiglio, sita in piazza de' Signori.
Le due cariche vennero soppresse durante il periodo democratico, come tutte le altre magistrature del periodo veneziano, per poi essere restaurate con l’arrivo degli Austriaci, nel 1798. Continuarono quindi la loro attività durante tutta la prima dominazione austriaca (1798-1805), esercitando le medesime funzioni che avevano nel periodo veneziano(9), per poi essere definitivamente abolite con l’arrivo dei Francesi nel 1805.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- A. DESOLEI, Istituzioni e archivi a Padova nel periodo napoleonico (1797-1813), Cargeghe (SS), Editoriale Documenta, 2012, Scheda 105 CD-ROM
- A. DESOLEI, Le istituzioni comunali padovane durante l’ultimo periodo della dominazione veneziana (1789-1797), «Bollettino del Museo civico di Padova», XCVII (2008), pp. 129-159, pp. 152-153
Redazione e revisione:- Desolei Andrea, 2020-05-08, prima redazione
- Desolei Andrea, 2020-10-22, revisione