SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Presidenti alla cancelleria

Altre denominazioni:
  • Presidenti alla cancellaria

Date di esistenza: 1538 - 1806

Sedi: Padova

Intestazioni di autorità:
  • Presidenti alla cancelleria, Padova (1538 - 1806), SIUSA/NIERA

Tipologia:
  • preunitario

Note storiche:
I tre presidenti alla Cancellaria furono istituiti con parte del Consiglio generale 11 giugno 1583, assieme al massaro alla cancelleria o agli archivi, con il compito di controllare che le scritture della cancelleria fossero custodite «con tutto il buon ordine e metodo regolare», vigilando in questo modo sull'operato del massaro medesimo e di ogni altro ministro di cancelleria, i quali dovevano essere confermati annualmente nei loro incarichi. I Presidenti quindi, oltre a controllare la gestione documentale e archivistica, potevano anche esprimere un giudizio sull’attività dei ministri di cancelleria, influenzando la decisione del Consiglio generale o dei Deputati attuali relativamente all’annuale riconferma dei ministri della cancelleria, in quanto era loro diritto denunciare loro eventuali mancanze al Consiglio cittadino e proporre di non riconfermarli per l’anno successivo. In termini attuali possiamo affermare che tale magistratura utilizzava l’efficienza nella gestione dei flussi documentali e degli archivi come strumento per giudicare l’operato dei funzionari. Essi agivano poi sia per contro proprio, sia in conferenza con i Regolatori agli archivi (istituiti nel 1652), che avevano la soprintendenza sugli atti giudiziari civili, sia, naturalmente, con i Deputati attuali, dai quali dipendeva l’attività pratica della cancelleria. Con parte del 19 maggio 1659, inoltre, fu ad essi assegnata la facoltà di visitare l’archivio «de’ protocolli de’ nodari morti», specificando la disposizione che l'accesso a tale luogo era consentito solo su autorizzazione scritta dei Deputati attuali o dei Presidenti medesimi. Parte di tale attività di sorveglianza fu poi trasferita ai regolatori agli Archivi nel 1717, in occasione del trasloco degli atti giudiziari civili, che erano conservati appunto nell’archivio dei notai defunti, nell’archivio «posto alla metà della scala del Consiglio», mentre tutte le loro altre incombenze furono mantenute fino all'invasione francese del 1797.
La carica era annuale e l’ufficio non disponeva di ministero proprio, ma si appoggiava per i suoi carteggi e deliberazioni direttamente al massaro.
L’istituzione venne soppressa durante il periodo democratico, come tutte le altre magistrature del periodo veneziano, per poi essere restaurata con l’arrivo degli Austriaci, nel 1798. Continuò la sua attività durante tutta la prima dominazione austriaca (1798-1805) e durante anche il primo periodo di occupazione francese, esercitando le medesime funzioni che aveva nel periodo veneziano, per poi essere definitivamente abolita con l’emanazione dell’ordinanza 31 luglio 1806 e le sue funzioni incorporate direttamente nella municipalità.

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Fonti:
  • Ordinanza della municipalità di Padova 31 luglio 1806 (Padova, Archivio di Stato, Atti comunali, b. 22; anche in Ivi, Miscellanea civile, b. 179)

Bibliografia:
  • A. DESOLEI, Le istituzioni comunali padovane durante l’ultimo periodo della dominazione veneziana (1789-1797), «Bollettino del Museo civico di Padova», XCVII (2008), pp. 129-159, pp. 151-152
  • A. DESOLEI, Istituzioni e archivi a Padova nel periodo napoleonico (1797-1813), Cargeghe (SS), Editoriale Documenta, 2012, Scheda 147 CD-ROM

Redazione e revisione:
  • Desolei Andrea, 2020-05-08, prima redazione
  • Desolei Andrea, 2023-01-20, revisione