Nascita: Crispiero/Castelraimondo (Macerata), 29 maggio 1866
Morte: Roma, 23 gennaio 1942
Professioni, titoli, qualifiche:- Direttore della Cattedra ambulante di granicoltura di Rieti per il periodo 1903 - 1907
- Direttore della Stazione sperimentale di granicoltura di Rieti per il periodo 1907 - 1942
- Senatore del Regno per il periodo 1929 - 1942
Intestazioni di autorità:- Strampelli, Nazareno, agronomo, genetista, politico (Crispiero/Castelraimondo 1866 - Roma 1942), SIUSA/NIERA
Note biografiche:Nazareno Strampelli nacque a Crispiero di Castelraimondo, in provincia di Macerata, il 29 maggio 1866. Conseguita la maturità classica a Camerino, studiò agraria a Portici e a Pisa, dove si laureò nel 1891. Ricoprì quindi il ruolo di operatore assistente presso i laboratori di chimica e mineralogia dell'Università di Camerino. Tra il 1893 e il 1894 diresse il laboratorio chimico delle miniere dell'Argentario e negli stessi anni svolse attività didattiche nel Liceo ginnasio Varano di Camerino, nella Scuola normale e nell'Istituto tecnico della stessa città, tenendo lezioni di agraria anche ai soldati di leva. Nel 1895 tornò all'ateneo di Camerino come assistente presso il gabinetto di fisica e come aiuto presso quello di chimica e mineralogia. Strampelli si impegnò molto nel Comizio agrario di Camerino, nel quale entrò nel 1895 collaborando soprattutto al suo «Bollettino», sul quale scrisse numerosi articoli fino al 1903, anno del suo trasferimento a Rieti quale titolare della Cattedra ambulante di granicoltura, poi trasformata in Stazione sperimentale di granicoltura nel 1907. Il 28 aprile 1900 sposò Carlotta Parisani, figlia del conte Giuseppe e di Emilia Gabrielli, che fu la sua fedele collaboratrice fino al 1926, quando morì prematuramente. Dall'unione con lei nacquero i figli Benedetto e Augusta. Tutta la vita scientifica di Strampelli fu dedicata alla granicoltura, campo nel quale apportò contributi rivoluzionari. Soltanto in occasione del terremoto di Avezzano del 1915 si distrasse dai suoi studi per dedicarsi all'assistenza dei bambini terremotati, che andò a raccogliere nei centri del Cicolano per poi portarli a Rieti. Nella prima metà del sec. XX gran parte della superficie cerealicola italiana era coltivata con i grani creati nel laboratorio reatino di Campomoro e altrettanto accadde in paesi quali la Russia, l'Argentina, la Francia e la Cina, con impressionanti aumenti della produttività. Nel 1929, malgrado la riluttanza espressa direttamente a Mussolini, Strampelli fu nominato senatore del Regno per alti meriti scientifici e nel 1933 gli vennero tributati onori nazionali alla presenza delle massime cariche dello Stato e di oltre tremila rappresentanti di tutte le associazioni agricole italiane. Lo scienziato morì a Roma il 23 gennaio 1942 e, dopo i solenni funerali di Stato, le sue spoglie furono tumulate nel cimitero di Rieti.
Relazioni con altri soggetti produttori:Per saperne di più:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- R. LORENZETTI, Il mago del grano: la rivoluzione verde di Nazareno Strampelli dalle ibridazioni del primo Novecento alla battaglia del grano, Foligno, Il Formichiere, 2019
- C. PLACIDI, Quando la "memoria" fa riaffiorare carte. L'archivio privato di Nazareno e Benedetto Strampelli, in «Annali dell'Associazione storica per la Sabina», VIII (2017), 133-144
- ...lassù a Campomoro a rubar segreti alla natura. Scritti editi e inediti di Nazareno Strampelli, a cura di R. LORENZETTI, Rieti, Archivio di Stato di Rieti - Associazione storica per la Sabina, 2017
- R. LORENZETTI, Strampelli: la rivoluzione verde, Rieti, Archivio di Stato di Rieti, 2012, 11-14
- M. MOSCIATTI, Là dove tutto ebbe inizio: Nazareno Strampelli a Camerino tra insegnamento e ricerca, 1891-1903, con la collaborazione di S. SALVI, s.l., s.e., 2009
- R. LORENZETTI, La scienza del grano: l'esperienza scientifica di Nazareno Strampelli e la granicoltura italiana dal periodo giolittiano al secondo dopoguerra, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Ufficio centrale per i beni archivistici, 2000
Redazione e revisione:- Pasquetti Alfredo, 2020-04-25, prima redazione
- Pasquetti Alfredo, 2020-11-12, revisione