Date di esistenza: 1861 -
Sedi: Brescia
Intestazioni di autorità:- Corte di assise di Brescia (1861 - ), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:La Corte d'assise comparve per la prima volta nel Codice di procedura penale del regno di Sardegna (1859): si trattava di una sezione periodica trimestrale della Corte d'appello (pertanto non disponeva di uffici e archivi propri), composta da un presidente assistito da due giudici togati e dodici giurati, estratti dalle liste elettorali e aveva competenza specifica sui reati commessi a mezzo stampa o politici, oltre a quelli rinviati alle Assise dalla Sezione d'accusa.
Il 14 dicembre 1865 fu pubblicata all'interno del d.r. nr. 2637 un'apposita tabella, nella quale erano determinate sedi, numero e circoscrizioni territoriali delle Corti d'assise, tra cui Brescia. Con il r.d. 1 settembre 1874 nr. 2061 venne ampliato l'elenco d'estrazione dei giurati, arrivando a comprendere varie categorie professionali e sociali che non avevano diritto di voto. Per quanto riguarda le competenze, la giuria popolare esprimeva il giudizio di merito, mentre al presidente spettava il compito di fissare la pena.
[espandi/riduci]Nel 1889 il codice Zanardelli, oltre ad abolire la pena di morte, assegnò alle Corti d'assise la competenza su delitti per cui era previsto l'ergastolo o una pena non inferiore nel minimo a 5 anni e nel massimo a 10, oltre a reati politici e di bancarotta; allo stesso tempo alcuni reati a mezzo stampa furono assegnati al Tribunale, eccetto quelli contro il re e le istituzioni, in particolare l'esercito. Nel 1907, poi, furono eliminati i due giudici togati e nel 1913 il numero di giurati venne ridotto. A quest'altezza cronologica, dunque, la Corte risulta composta da un presidente e dieci giurati.
Dopo l'avvento del fascismo, nel 1930 fu approvato un nuovo Codice penale, il codice Rocco. Nel 1931, quindi, la Corte d'assise si componeva di un presidente, con incarico annuale, e un consigliere, entrambi magistrati, affiancati da cinque assessori che restavano in carica quattro anni e che erano estratti da nuove liste formate sulla base di criteri volti ad esercitare un maggiore controllo sui membri della giuria, tra cui l'iscrizione al partito fascista. La Corte era chiamata a giudicare tutti i delitti per cui la legge prevedeva la pena di morte e l'ergastolo, nonché la reclusione non inferiore nel minimo a 8 anni o nel massimo a 12.
Nel 1944 la Corte d'assise abolì la pena di morte, mantenuta solo per i reati fascisti o di collaborazionismo nazi-fascista. Nel 1946 fu rivista anche la composizione: un presidente e dieci giurati, provvisti di licenza elementare.
Dopo l'entrata in vigore della Costituzione, la composizione della Corte fu ulteriormente modificata (1951), affiancando al presidente un giudice e riducendo il numero dei giurati a sei; dal 1956, inoltre, anche le donne furono ammesse fra i giudici popolari. Si istituirono per la prima volta Corti d'assise d'appello, che condividevano le stesse circoscrizioni territoriali delle Corti d'appello (tra cui la Corte d'assise d'appello di Brescia), mentre per quanto riguarda le competenze si mantennero quelle previste dal codice Rocco fino al 1999.
Oggi la Corte d'assise ha competenza solo per alcuni gravi reati, in particolare sui delitti per i quali è previsto l'ergastolo o la reclusione non inferiore nel massimo a 24 anni (esclusi, però, i delitti di tentato omicidio, di rapina ed estorsione, comunque aggravati, sequestro di persona, o quelli previsti dalle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope); per altri delitti quali l'omicidio del consenziente, l'istigazione o aiuto al suicidio, l'omicidio preterintenzionale; inoltre ogni delitto doloso se dal fatto è derivata la morte di una o più persone (escluse le morti o lesioni come conseguenza di altro delitto, rissa, omissione di soccorso), i delitti connessi al genocidio o alla ricostituzione del disciolto partito fascista e quelli contro la personalità dello Stato.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Redazione e revisione:- Cristini Valentina, prima redazione
- Delbarba Deborah, prima redazione
- Franchini Giulia, prima redazione