Nel Regno di Sardegna, con l. 13 nov. 1859, n. 3781, venne approvato il nuovo ordinamento giudiziario che determinò altresì le circoscrizioni territoriali delle corti di appello, dei tribunali e dei mandamenti. In base a tale legge la giustizia fu amministrata dai giudici di mandamento e di polizia, dai tribunali di circondario, dalle corti di appello, dalle corti di assise, da una corte di cassazione.
A seguito delle annessioni al Regno di Sardegna e poi al Regno d'Italia le giudicature di mandamento subentrarono ai precedenti organi di giustizia di primo grado e furono in attività fino a quando, con l. 6 dic. 1865, n. 2626, venne approvato l'ordinamento giudiziario dell'Italia unificata che istituì al loro posto le preture.
Nelle province napoletane l'ordinamento giudiziario e il rito penale furono estesi con decreto luogotenenziale 17 feb. 1861, n. 239, di cui, però, venne differita l’effettiva entrata in vigore al 1° maggio del 1862, così come indicato nella relazione del Guardasigilli al regio decreto 6 apr. 1862, n. 530.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali collegati:Soggetti produttori collegati:Bibliografia:- Legge 13 nov. 1859, n. 3781, per l'Ordinamento giudiziario, in Raccolta degli atti del governo di Sua Maestà il Re di Sardegna, XXVIII.3, Torino, Dalla stamperia reale, s.d.
Redazione e revisione:- Carucci Paola, revisione
- Franceschini Arianna, prima redazione
- Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2018/03/22, supervisione della scheda