1798 feb. 15 - 1799 set. 29
Con la proclamazione della Repubblica romana si ricostituì uno Stato che, salvo le città confluite nella Repubblica cispadana e poi passate alla Repubblica cisalpina, recuperava i territori che avevano fatto parte dello Stato della Chiesa, inclusi quelli della Repubblica anconetana, nel marzo 1798, e del Governo dei paesi riuniti, tranne Pesaro che, come le legazioni, venne annessa alla Repubblica cisalpina.
Il 17 marzo 1798 venne pubblicata la costituzione repubblicana.
Le magistrature centrali della Repubblica romana ricalcavano il modello della Repubblica cisalpina, assegnando il potere legislativo a due camere (Senato e Tribunato), il potere esecutivo al Consolato da cui dipendevano quattro ministeri (giustizia e polizia, interno, finanze, guerra marina e affari esteri) e il potere giudiziario ai tribunali, mentre assumevano un particolare rilievo i "grandi questori" e i commissari preposti alla grande contabilità.
Il territorio venne diviso in otto dipartimenti: Metauro (Ancona), Musone (Macerata), Tronto (Fermo), Trasimeno (Perugia), Clitunno (Spoleto), Cimino (Viterbo), Tevere (Roma), Circeo (Anagni); i dipartimenti furono divisi in cantoni e i cantoni in comuni, retti da una municipalità, salvo quelli minori.
Nella primavera del 1798 ebbero inizio diffuse ribellioni antifrancesi e antigiacobine, determinate anche dalla fame e dalla mancanza di lavoro, tenute a fatica sotto controllo dalle truppe francesi; nel dicembre 1798 Roma venne occupata per pochi giorni dalle truppe napoletane. Nelle ultime settimane della Repubblica (lug.-ago. 1799) il Consolato venne sostituito da un Comitato di guerra e finanze, poi da un Comitato provvisorio di governo costituito da tutti i ministri.
La Repubblica romana ebbe fine il 29 settembre 1799.
Contesto storico-istituzionale collegato:Redazione e revisione:- Prima redazione nel Sistema Guida generale degli Archivi di Stato italiani
- Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS