Date di esistenza: 1815 - 1867 mag. 26
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Deputazione sopra la nobiltà e cittadinanza, Firenze (1815 - 1867), Regole SIASFi; SIUSA / NIERA
Note storiche:La Deputazione fu ripristinata, nell'ambito del Dipartimento delle Riformagioni e Avvocatura regia, una volta che i Lorena ebbero fatto ritorno in Toscana all'indomani della fine dell'impero napoleonico; nel 1815 era composta da Giovanni degli Alessandri in qualità di Presidente e Primo Deputato, da altri due deputati nelle persone di Girolamo Bartolommei e Luigi Seratti e da Carlo de Sauboin con la carica di Segretario; completavano l'organico Giuseppe Ricci, Pittore blasonista, e Francesco Gonnella, Segretario onorario; infine, l'Avvocato regio in carica ne era d'ufficio l'"assessore" secondo quanto stabilito al riguardo dal motuproprio del 12 giugno 1793.
Nel periodo 1846-1852 tale organico risulta arricchito della carica di "Aggregato alla Segreteria per la branca dell'Antiquaria" che, per tutto il tempo in cui rimase in essere, fu ricoperta da Luigi Passerini. Infine, l'assetto della Deputazione, ripristinata nel 1815 nel numero di componenti che aveva al momento della soppressione del 1808, fu di nuovo modificato con provvedimento del 27 maggio 1857 che riportava i deputati al numero (cinque componenti) e alle cariche (quattro deputati e un segretario) che aveva in origine - fermo restando il ruolo dell'Avvocato regio regolato dal provvedimento del 1793.
[espandi/riduci]La Deputazione del periodo della Restaurazione riprese a svolgere il proprio lavoro secondo le caratteristiche di routine che aveva assunto a seguito della prima stesura dei registri di nobiltà e cittadinanza nel periodo 1750-1784, dichiarati poi completati nel 1793: essa, dunque, dopo aver esaminato la documentazione di corredo alle domande d'iscrizione, svolgeva mansioni di semplice aggiornamento di tali registri inserendovi le nuove concessioni di nobiltà approvate personalmente dal Granduca; inoltre, sulla base dei registri compilati e via via aggiornati, rilasciava le eventuali attestazioni richieste comprovanti l'iscrizione negli elenchi da essa custoditi. Con tali compiti la Deputazione continuò a operare ancora a lungo fino a quando, con regio decreto del 26 maggio 1867, venne definitivamente soppressa: il provvedimento stabiliva che "gli atti ed i registri della medesima [fossero] depositati nell'Archivio di Stato di Firenze", il quale avrebbe dovuto da allora eseguire "le iscrizioni sui registri, le spedizioni dei certificati corrispondenti e delle copie degli atti genealogici e nobiliari" richieste.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Almanacco della Toscana, Firenze, Stamperia Granducale, 1814-1832, a. 1815, pp. 84-85
- Almanacco toscano, Firenze, Stamperia Granducale, 1834-1860, a. 1846, p. 318; a. 1852, p. 327; a. 1858, pp. 349-351
- Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia. Parte principale, Torino-Roma, Stamperia Reale, 18/1867, n. 3737
- Marcella Aglietti, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000
Redazione e revisione:- Bardi Manuela, 2021/04/10, revisione
- Valgimogli Lorenzo, 19-SET-02, prima redazione
- Valgimogli Lorenzo, 24-SET-02, revisione