Date di esistenza: sec. XIII prima metà ca - sec. XVI prima metà ca
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Sindaci, Firenze (sec. XIII prima metà ca - sec. XVI prima metà ca), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note storiche:Il sindacato è un istituto molto antico, di cui si ha testimonianza dal XIII secolo e che consisteva in pratica nella revisione dell'operato dei diversi ufficiali e magistrati al servizio del Comune cittadino, una volta giunti alla fine del loro mandato.
Affidato dapprima a numerose e distinte magistrature, il procedimento nel corso del Trecento andò regolarizzandosi tanto che alla fine ne divennero titolari, seppur non in maniera esclusiva, due tra le maggiori magistrature della città, l'Esecutore degli Ordinamenti di giustizia (istituito nel dicembre 1306) e il Giudice degli appelli e nullità (esistente già nella seconda metà del XIII secolo). Nei casi in cui le operazioni di sindacato spettavano all'Esecutore, questi veniva coadiuvato da un ufficiale appositamente designato, il cosiddetto Sindaco maggiore. Insieme i due magistrati esaminavano gli uffici intrinseci più importanti, vale a dire Podestà, Capitano del popolo, Esecutore precedente a quello in carica, Giudice degli appelli, Giudice della camera della gabella, Ufficiali sui beni dei ribelli, Giudice di mercanzia e Priori. Il Giudice degli appelli, invece, aveva competenza sugli uffici cittadini secondari e su tutti gli uffici estrinseci, con la limitazione che nel contado e nel distretto un primo sindacato sugli ufficiali fiorentini era svolto dai consigli locali.
[espandi/riduci]I giusdicenti titolari della procedura, durante le operazioni di revisione, erano affiancati da un collegio di sindaci che inizialmente fu composto di sei membri, dopodiché, da quando la città passò dalla ripartizione in sestieri a quella in quartieri (1343), fu costituito di otto o quattro elementi. Ai sindaci era interdetto ricoprire la carica una seconda volta prima che fosse trascorso un anno. Veniva inoltre nominato un "assessor", ossia un giusperito che dava inizio alle operazioni e prestava la propria consulenza legale. Collegio e assessor erano eletti per tratta da Priori e Gonfaloniere, previo conferimento di una specifica balìa da parte dei Consigli opportuni. Nello svolgere le sue funzioni il collegio dei sindaci poteva interpellare altri uomini di legge ("sapientes" o "advocati") per eventuali delucidazioni su questioni giurisprudenziali.
Due notai - l'uno assegnato al magistrato titolare del sindacato, l'altro al collegio - si occupavano di redigere i verbali delle riunioni e di registrare le varie fasi del procedimento.
Alcune magistrature, in primo luogo gli ufficiali forestieri, erano sottoposte obbligatoriamente a sindacato allo scadere del proprio incarico, ma potevano esservi soggetti anche ufficiali di solito esclusi da tale procedura, nel caso in cui fosse sporta contro di loro una denuncia di cattiva gestione o di irregolarità. La denuncia poteva essere formalizzata apertamente o depositata in forma anonima in un contenitore apposito detto "tamburo".
La procedura prevedeva l'istruzione di un vero e proprio processo, con l'esame delle eventuali denunce, la raccolta e il vaglio delle prove, la ricerca e l'ascolto dei testimoni, l'esame delle posizioni di accusa e difesa e la sentenza finale, il tutto da realizzarsi in un tempo molto breve, di solito non superiore agli otto-dodici giorni. Copie della documentazione prodotta durante le varie fasi venivano distribuite alle parti e agli uffici interessati, così come la sentenza finale, sia che fosse di condanna sia che si trattasse di un'assoluzione. Quando il sindacato riguardava un ufficiale forestiero il responso era inviato anche alle autorità della città di provenienza del magistrato, per dimostrare alle medesime la regolarità del procedimento e l'equità dell'eventuale condanna e scongiurare o prevenire in tal modo incidenti diplomatici.
Relazioni con altri soggetti produttori:Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Guidubaldo Guidi, Il governo della città-repubblica di Firenze del primo Quattrocento, Firenze, Olschki, 1981, II, pp. 167-168; 337-340
- Guidubaldo Guidi, Lotte, pensiero e istituzioni politiche nella Repubblica fiorentina dal 1494 al 1512, Firenze, Olschki, 1992, II, pp. 703-704
- Lauro Martines, Lawyers and Statecraft in Renaissance Florence, Princeton (New Jersey), Princeton University Press, 1968, pp. 144-145
- Gino Masi, Il Sindacato delle Magistrature Comunali del Sec. XIV (con speciale riferimento a Firenze), Roma, Sampaolesi, 1939
Redazione e revisione:- Baggiani Valentina, 31-OTT-05, rielaborazione
- Valgimogli Lorenzo, 26-LUG-02, prima redazione