Date di esistenza: 1814 - 1859
Sedi: Pistoia
Intestazioni di autorità:- Comando militare della piazza di Pistoia (1814 - 1859), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note storiche:Il comando di piazza di Pistoia venne istituito nel 1814, nell'epoca della Restaurazione, con la qualifica di comando di seconda classe; la sua direzione venne assegnata ad un ufficiale con grado di maggiore. Esso venne mantenuto anche dopo la riduzione di numero dei Comandi di piazza stabilita con il decreto del 12 dicembre 1850. Le truppe che vi erano stanziate erano soprattutto di fanteria.
Ai Comandi di piazza, le cui competenze e funzioni vennero definite nel "Regolamento per l'amministrazione economica dei corpi e dipartimenti militari del Granducato di Toscana" del 16 aprile 1816, erano affidate la sorveglianza e la cura delle fortificazioni e degli edifici militari, e l'addestramento e la preparazione delle reclute inviategli dalle comunità e delle quali una commissione medica valutava l'idoneità sul piano fisico prima di assegnarle ai singoli corpi secondo le istruzioni ricevute dalla Segreteria di guerra e, dal 1820, dal General comando supremo.
[espandi/riduci]Il comando aveva inoltre la facoltà di accettare o rifiutare i cambi proposti dalle comunità in sostituzione di alcuni arruolati, qualora non li ritenesse fisicamente idonei, ed era suo compito riformare (cioè dichiarare non più arruolabili) quei militari che per motivi medici non potevano proseguire o rinnovare la ferma nell'esercito.
Il comandante della piazza di Pistoia inoltre era tenuto a svolgere anche le funzioni di Commissario di guerra, eseguendo periodiche ispezioni delle truppe e provvedendo all'acquisto e alla gestione di equipaggiamenti, forniture e viveri per le truppe, oltre che della gestione delle spese, della revisione dei conti e della corretta assegnazione delle retribuzioni ai militari. Era inoltre suo compito sovrintendere al'efficienza degli ospedali e delle infermerie militari.
Nel 1859, con l'istituzione del Regio governo toscano, sotto il protettorato di Vittorio Emanuele II di Sardegna, iniziò una profonda opera di riforma delle strutture militari dell'ex-granducato al fine di renderle omogenee con quelle del regno di Sardegna. Con regio decreto del 30 dicembre 1859 i Comandi militari delle piazze, diventati Comandi militari di compartimento, di circondario o di fortezza vennero estesi nelle funzioni e nelle zone di competenza.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- ASFI, Appendice della Segreteria poi Ministero della Guerra, 6088 bis, Regolamento per l'amministrazione economica dei corpi e dipartimenti militari del Granducato di Toscana, approvato da S.A.I. e R. sotto il dì 16 aprile 1816, Firenze, 1816, nella tipografia di Giovanni Marenghi
- ASFi, Atti del Regio governo della Toscana dal 1 Gennaio al 26 marzo 1860, Firenze, 1860, n. XXVI
Bibliografia:- Niccolò Giorgetti, Le armi toscane e le occupazioni straniere in Toscana (1537-1860), Città di Castello, Tipografia dell'unione arti grafiche, 1916, vol. II, p. 524; vol. III pp. 444-446
Redazione e revisione:- Conti Paola, 2020/12/21, revisione