SIAS

Archivio di Stato di Firenze

Signori

Date di esistenza: 1282 - 1532

Sedi: Firenze

Intestazioni di autorità:
  • Signori, Firenze (1282 - 1532), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA

Note storiche:
Con la denominazione "Signori" s'intende la magistratura collegiale che costituiva l'organo supremo del Comune; tale magistratura era formata dai Priori e dal Gonfaloniere di giustizia, altrimenti menzionati insieme, nelle fonti coeve, anche con l'astratto collettivo "Signoria". Dagli anni Venti del Trecento, i Signori vengono stabilmente affiancati nelle loro molteplici attività dai Dodici Buonomini, o Consiglieri dei priori, e dai Sedici gonfalonieri delle Compagnie del popolo, denominati collettivamente "Collegi della Signoria".
I Priori, inizialmente espressione delle Arti maggiori, vennero creati il 15 maggio 1282, all'indomani della pacificazione tra le fazioni cittadine raggiunta grazie all'intervento del Cardinale Latino Frangipane Malabranca; per quanto nascessero in appoggio ai Quattordici Buonomini, sorti nel 1280 nel medesimo contesto di pacificazione, l'importanza politica dei Priori crebbe velocemente fino a sopraffare del tutto il collegio dei Quattordici che fu in breve tempo da essi sostituito. Fin da subito, i Priori vennero rinnovati ogni due mesi, mentre oscillò nel tempo il numero dei cittadini eletti a comporre la magistratura - sei quando la città era ancora divisa in sesti, otto a partire dal 1343 con la divisione del territorio cittadino in quartieri, riforma che portò cambiamenti anche nell'assetto dei Dodici Buonomini e dei Gonfalonieri che passarono da diciannove a sedici. Sebbene permangano molte incertezze sulle modalità di elezione dei Priori fino al 1328, tuttavia risulta chiaro l'intento iniziale di garantire da una parte la più ampia rappresentatività delle Arti - dal 1322 estesa anche a quelle minori -, nonché delle circoscrizioni cittadine, dall'altra il continuo rinnovamento dei soggetti eleggibili, fissando quasi da subito a due anni il divieto per il reincarico. A partire dal 1328-1329, i Priori vennero eletti per "squittinio" e "tratta", come i Collegi, finché dal 1434, durante il regime di predominio mediceo, le estrazioni vennero di fatto sottoposte a controllo da parte di commissioni elettorali particolari, composte da uomini fidati del partito al potere. Una volta nominati i Priori, si doveva procedere immediatamente alla formazione della relativa famiglia, costituita da un notaio - anch'esso scelto per tratta -, uno scritturale e sei nunzi. Durante il loro mandato, i Priori dovevano risiedere nel palazzo del Popolo, che poi sarà detto anche dei Signori o della Signoria. Durante il periodo della loro residenza a palazzo i Priori erano assistiti da numerosi "famigli", mentre le spese della loro mensa erano a carico della Camera del Comune. A carico della Camera dell’Arme, almeno dal sec. XV inoltrato, erano invece il pagamento degli stipendi, le spese degli ambasciatori e dei ricevimenti diplomatici a palazzo, nonché per la sua manutenzione, quest'ultima presidiata da un’apposita magistratura, gli "Operai di palazzo". I lavori del collegio erano diretti dal "proposto", carica interna, quasi un "presidente" del collegio, che ciascuno degli eletti ricopriva a turno durante il bimestre. I Priori non erano perseguibili per il loro operato, tranne nel caso di reati reputati gravissimi. Il "sindacato" del collegio era affidato in via ordinaria all’Esecutore degli Ordinamenti di giustizia o in sua vece al Capitano del popolo.
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Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Per saperne di più:

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • Piero Gualtieri, Il Comune di Firenze tra Duecento e Trecento, Firenze, Olschki, 2009, pp. 173-297
  • Guidubaldo Guidi, Lotte, pensiero e istituzioni politiche nella Repubblica fiorentina dal 1494 al 1512, Firenze, Olschki, 1992, II, pp. 621-642
  • Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, Guida generale degli Archivi di Stato, a cura di Piero D'Angiolini, Claudio Pavone, Paola Carucci, Antonio Dentoni-Litta, Firenze, Le Monnier, 1981-1994, II, p. 81
  • Guidubaldo Guidi, Il governo della città-repubblica di Firenze del primo Quattrocento, Firenze, Olschki, 1981, II, pp. 3-33
  • Giulio Prunai (a cura di), Firenze. Repubblica (sec. XII-1532). Granducato Mediceo (1532-1737). Reggenza Lorenese (1737-1765). Granducato Lorenese (1765-1808, 1814-1861). Governo francese (1807-1808), Milano, Giuffrè, 1967, pp. 46-48

Redazione e revisione:
  • Sartini Simone, 2020/04/21, integrazione successiva
  • Valgimogli Lorenzo, 31-OTT-02, revisione