Date di esistenza: 1815 - 1860
Intestazioni di autorità:- Auditorato militare toscano di Firenze (1815 - 1860), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:Nel 1815, nell'ambito dei provvedimenti presi dal Ministro della Guerra generale Starhenberg per la riorganizzazione dell'esercito toscano, vennero creati Consigli di Guerra permanenti nelle piazze di Firenze, Livorno e Portoferraio per amministrare la giustizia criminale tra i militari, rimpiazzando così le funzioni del soppresso Tribunale delle bande (le cui carte sono conservate nel fondo della Segreteria di guerra 1749-1808 e nell'Appendice della Segreteria poi Ministero della guerra). Ogni Consiglio di Guerra aveva un Auditore militare, scelto nell'ordine giudiziario. Quello di Firenze aveva competenza sui Compartimenti di Firenze, Siena e Arezzo, quello di Livorno su quelli di Livorno, Pisa e Grosseto, quello di Portoferraio del circondario dell’isola d’Elba; a questi, nel 1847 si aggiunse quella di Lucca, in seguito all'annessione del ducato di Lucca al granducato di Toscana.
I Consigli di Guerra (stabiliti nelle tre guarnigioni di Firenze, Livorno e Portoferraio) erano composti di sei giudici, cioè cinque giudici militari e l'Auditore della guarnigione. In alcuni casi era ammesso un appello per revisione presso il Consiglio di Revisione di Firenze composto da sette militari nominati dal granduca e dal Terzo Auditore della Ruota Criminale con funzioni di Auditore militare. Parte della documentazione del Consiglio Superiore di Revisione si trova in Appendice della Segreteria poi Ministero della Guerra.
[espandi/riduci]Le funzioni e i compiti degli Auditori militari, di consultori legali presso il rispettivo Comandante del Corpo, di relatore e giudice negli affari da risolversi dai Consigli di guerra, oltre a quelli di compilazione e direzione di atti "economici" di ogni specie, vennero definiti con il "Regolamento di procedure criminali per i Tribunali Militari approvato da S.A.R." del 19 giugno 1819".
Il regolamento stabiliva poi la procedura da seguirsi nell'istruzione e trattazione dei vari procedimenti.
Si ricorreva all'Auditore solo per i casi più gravi e controversi. Le pene di minore entità, e per piccole infrazioni, potevano essere assegnate dal Comandante (dal 1850 in ogni corpo esisteva un Consiglio di disciplina). Al di sopra dell'Auditore c'era il Consiglio di Guerra, che esaminava i casi più gravi (come l'alto tradimento).
Oltre alle funzioni giudiziarie per i processi criminali militari, l'Auditore militare ratificava anche alcune procedure, come la consegna dei beni dei militari morti ai legittimi eredi.
L'Auditore di Firenze era in diretto contatto con il Dipartimento di guerra e con il Dipartimento di giustizia, oltre ad avere una funzione di sorveglianza sugli Auditori di Livorno e Portoferraio, ai quali competevano precisi obblighi di compilazione di relazioni periodiche e di invio delle copie delle sentenze emanate dai rispettivi Consigli di guerra e delle note dei detenuti.
Quello di Firenze inoltre raccoglieva le obbligazioni dei cadetti (che erano di stanza appunto in Firenze).
Vi erano alcune cause che erano di competenza esclusiva dell'Auditore militare di Firenze.
Un Motuproprio del 1815 determinava una sorta di codice penale per i militari anche per quanto concerneva i momenti e tempi di guerra e di combattimento.
Con Decreto 12 agosto 1856 si approvava il nuovo regolamento organico di procedura penale militare che attribuiva la giurisdizione militare agli Auditori militari, all’Auditore militare generale, ai Consigli di guerra permanenti e al Consiglio supremo militare. Con altro provvedimento nella stessa data, veniva determinato il ruolo degli uffici dell’Auditore militare generale di Firenze d degli Auditori militari di Firenze, Livorno e Portoferraio. Con l'istituzione dell'Auditore generale toscano l'Auditorato di Firenze perse certe competenze, come la registrazione dell'assegnazione dei peculi dei militari morti, ma mantenne la funzione di Tribunale militare.
Relazioni con altri soggetti produttori:Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- ASFi, Auditorato militare n. 228, inserto 26, Rescritto sovrano del 23 marzo 1815: articoli (11-18) che riguardano l'Uffizio dell'Auditore militare estratti dalla parte II del regolamento generale per le truppe di SAR, approvato con R. Rescritto datato in Pisa 2 marzo 1769.
- ASFi, Auditorato militare n. 228, inserto 28, Regolamento di procedura per i Tribunali militari, 19 giugno 1819.
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati...raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 22 n. LXVIII - Firenze : Stamperia Imperiale,
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati...raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 26 n. LXXIV - Firenze : Stamperia Imperiale, 1820
- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati...raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 63 nn. LXX - LXXI - LXXII, Firenze : Stamperia Imperiale, 1857
Bibliografia:- Vittorio Biotti, Repertorio delle Magistrature toscane della Restaurazione, 1987
- Niccolò Giorgetti, Le armi toscane e le occupazioni straniere in Toscana (1537-1860), Città di Castello, Tipografia dell'unione arti grafiche, 1916, tomo II: 527 tomo III: 309-310; 511-512
Redazione e revisione:- Conti Paola, 2021/10/02, revisione