Date di esistenza: 1403 apr. 30 - sec. XVIII metà
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Ufficiali dell'onestà, Firenze (1403 - sec. XVIII), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:La magistratura fu istituita con provvisione del 30 aprile 1403 al fine di combattere e reprimere i reati di sodomia, ma il provvedimento fu abrogato il 12 aprile 1405 – secondo Prunai il 12 marzo 1404 – dal momento che questa competenza era propria anche di uno dei giudici forestieri al quale fu pertanto delegata completamente; tuttavia, nello stesso anno – nel 1406, per altri – la magistratura fu ripristinata conferendole pieni poteri in materia di prostituzione.
Eletti per squittinio e tratta almeno a partire dal 1426, inizialmente gli Ufficiali dell'onestà erano cinque e dovevano appartenere alle Arti maggiori, restavano in carica sei mesi e non percepivano salario, bensì riscuotevano delle percentuali sulle multe che applicavano; dal 1494, invece, la magistratura fu composta da otto ufficiali, due per quartiere, in rappresentanza delle Arti sia maggiori sia minori, e il periodo del suo mandato fu esteso a un anno; gli Ufficiali, infine, disponevano di un proprio notaio e di un provveditore, che venivano rinnovati ogni sei mesi.
[espandi/riduci]I primi compiti affidati alla magistratura furono quelli di scegliere a Firenze un luogo dove creare un postribolo pubblico e di rilasciare alle prostitute le autorizzazioni ad accedervi; in seguito, nel 1415, fu deciso di costruire altri due edifici da adibire a postriboli. L'ufficio, poi, controllava l'applicazione delle disposizioni contro il meretricio, teneva gli elenchi delle prostitute, concedeva loro i "bollettini" per uscire di notte, riscuoteva le tasse per questa concessione, fissava le tariffe per le prestazioni e decideva in materia di contrassegni da far indossare alle cosiddette donne pubbliche; ebbe inoltre competenza giudiziaria civile nelle vertenze fra prostitute e cittadini, autorizzava le medesime a stipulare contratti e le perseguiva penalmente per reati di furto e bestemmia.
Nel 1680, in seguito alla riforma che istituì la Ruota criminale, gli Ufficiali dell'Onestà furono soppressi e le loro competenze furono assunte dagli Otto di guardia e balia, ovvero dalla nuova magistratura denominata "Otto di guardia e balia e Conservatori d'onestà". Del soppresso magistrato, gli Otto presero alle proprie dipendenze, oltre al provveditore e ai subalterni, il cancelliere, al quale fu assegnato uno stipendio regolare, non potendosi continuare nella consuetudine di ricompensarne l'opera prestata con i proventi delle condanne, delle multe, etc., inflitte alle meretrici e ai lenoni.
Con l'abolizione della Ruota criminale, la giurisdizione degli Otto fu reintegrata come era prima del 1680. Gli Ufficiali dell'onestà continuarono a esistere quindi fino alla metà circa del XVIII secolo.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Guidubaldo Guidi, Lotte, pensiero e istituzioni politiche nella Repubblica fiorentina dal 1494 al 1512, Firenze, Olschki, 1992, II, pp. 718-720
- Maria Serena Mazzi, Prostitute e lenoni nella Firenze del Quattrocento, Milano, Il Saggiatore, pp. 200-246
- Ricerche storiche, XIV/2-3, 1984
- Annales. Économies Sociétés Civilisations, 36/6, 1981
- Guidubaldo Guidi, Il governo della città-repubblica di Firenze del primo Quattrocento, Firenze, Olschki, 1981, II, p. 327
- Studi storici, 22/3, 1981
- Giulio Prunai (a cura di), Firenze. Repubblica (sec. XII-1532). Granducato Mediceo (1532-1737). Reggenza Lorenese (1737-1765). Granducato Lorenese (1765-1808, 1814-1861). Governo francese (1807-1808), Milano, Giuffrè, 1967, p. 54
- Arnaldo D'Addario, Burocrazia, economia e finanze dello Stato fiorentino alla metà del Cinquecento in Archivio storico italiano, a. CXXI, 1963, p. 414
Redazione e revisione:- D'Angelo Fabio, 28-FEB-2024, revisione
- Valgimogli Lorenzo, 02-NOV-02, revisione
- Valgimogli Lorenzo, 27-APR-01, rielaborazione