Date di esistenza: 1838 ago. 2 - 1865
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Tribunale collegiale di prima istanza di Firenze (1838 - 1865), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Il 2 agosto 1838 con Motuproprio n. XLIII (Bandi Toscana, cod.45) il sistema giudiziario che era stato in vigore fin dal 1814 viene rinnovato.
In ambito civile vengono aboliti il Consiglio supremo di giustizia civile, la Ruota civile di prime appellazioni e il Magistrato Supremo civile di prima istanza e il sistema che rendeva possibile per le cause di un merito eccedente 200 lire, di merito incerto o non suscettibili di stima pecuniaria tre gradi di giudizio oltre al ricorso alla Consulta nella sua veste di Corte Costituzionale. Viene altresì soppresso il Tribunale di Commercio di origine francese, che nel 1808 aveva sostituito il Dipartimento esecutivo della Camera di commercio e che con la restaurazione era rimasto attivo.
In ambito criminale viene parimenti soppressa la Ruota Criminale.
Le competenze del Magistrato supremo, della Ruota civile, del Tribunale di commercio e della Ruota criminale vengono assorbite dal nuovo Tribunale Collegiale di I istanza. Così come quelle del Consiglio Supremo dalla Corte Regia.
[espandi/riduci]Il territorio di competenza del Tribunale di Firenze era formato dai suoi tre Commissariati: Santa Croce comprendente anche Bagno a Ripoli e Fiesole, Santa Maria Novella con anche Campi e Sesto e San Giovanni con Galluzzo, Lastra a Signa, San Casciano e Greve, dal Commissariato di Volterra, dal Vicariato di Prato con anche Carmignano e Mercatale, dal Vicariato di San Giovanni con Figline, Montevarchi, Reggello e Terranuova, dal Vicariato di Pontassieve con Dicomano e da quello di Scarperia con Borgo San Lorenzo, Vicchio e Firenzuola.
Con il Motuproprio veniva stabilito anche che l’amministrazione della giustizia fosse assistita in tutti i Tribunali collegiali e gli auditori di prima istanza dal Ministero pubblico istituito per esercitare una costante attenzione che le leggi dello Stato fossero rispettate e applicate correttamente; a capo di tal Ministero era creato in Firenze il Regio Procuratore generale. Presso il Tribunale collegiale di prima istanza di Firenze operava un Procuratore Regio con due assistenti che come gli altri Procuratori regi corrispondeva e dipendeva dal Procuratore generale.
Il Tribunale era composto da un presidente, un vice presidente e sette auditori suddivisi in due turni per la giurisdizione civile e un turno per quella criminale. Giudicava in ciascuna causa col voto di tre dei componenti ed a pluralità in udienza pubblica.
Esaminava nel civile e nel commerciale tutte le cause che eccedevano la competenza dei vicari, giudici civili e podestà (di valore cioè superiore alle lire quattrocento); in appello giudicava le cause appellabili decise dai tribunali minori (cioè le cause di valore superiore alle lire settanta) e i decreti da questi emanati in materia di volontaria giurisdizione.
Le sentenze emesse nelle cause che erano di valore inferiore alle ottocento lire erano inappellabili, salvo ricorso in Cassazione; se superiori alle lire ottocento era previsto appello presso la Corte Regia di Firenze.
Inappellabili erano le sentenze emesse in seconda istanza in materia contenziosa o volontaria, salvo il ricorso in Cassazione.
Aveva poi giurisdizione nei giudizi di interdizione e di curatele (con appello alla Corte Regia di Firenze) per prodigalità o demenza.
Le cause di interdizione, in mancanza di istanza privata potevano essere richieste d’ufficio dal Regio Procuratore presso il Tribunale. L’appello alla sentenza era previsto presso la Corte Regia.
La liberazione dalla interdizione doveva essere domandata al Tribunale dall’interdetto o da altri autorizzati. La reclusione per demenza poteva essere autorizzata solo dal Tribunale stesso mediante decreto per il quale era previsto il ricorso presso la Corte Regia. Così la dimissione doveva essere richiesta allo stesso che la dichiarava solo dopo aver sentito il Regio Procuratore.
Con la soppressione del Tribunale di commercio di Firenze le cause commerciali passarono al Tribunale collegiale di prima istanza di Firenze.
In ambito criminale il Tribunale collegiale giudicava inappellabilmente dei delitti e trasgressioni punibili con l'esilio dal compartimento governativo o con pena inferiore, sino a quella riservata alla competenza del Giudice direttore degli atti criminali. Poteva deliberare sia in udienza pubblica che in Camera di consiglio sempre col voto collegiale dei tre giudici che formavano il turno criminale.
Terminata l’istruzione del processo da parte del Giudice direttore degli atti criminali e Vicari regi le carte venivano passate al Regio Procuratore che la rimetteva assieme alle sue conclusioni al Tribunale riunito in Camera di Consiglio per la decisione o del non luogo a procedere o dell’ammissibilità del processo mediante decreto. Decideva anche se il processo era di sua competenza, oppure della Corte Regia o del Giudice direttore degli atti criminali o dei Vicari regi.
Nel caso di accoglimento il Tribunale procedeva contro l’accusato in pubblica udienza.
Le sentenze emesse in Camera di Consiglio erano appellabili presso la Corte Regia di Firenze; quelle emesse in udienza pubblica erano inappellabili, salvo ricorso in Cassazione per vizio di forma o violazione di legge.
Il Tribunale collegiale di prima istanza di Firenze fu abolito nel 1865.
Relazioni con altri soggetti produttori:- Magistrato supremo civile di prima istanza, predecessore
- Ruota civile di prime appellazioni, predecessore
- Delegazione di governo di Figline, collegato
- Delegazione di governo di San Casciano, collegato
- Podesteria del Galluzzo (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Bagno a Ripoli (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Campi (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Greve (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Lastra a Signa (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di Montespertoli (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Podesteria di San Casciano (Restaurazione), collegato, 1838 ago. 2 - 1848 mar. 9
- Pretura del Galluzzo, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Bagno a Ripoli, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Barberino Val d'Elsa, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Campi, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Greve, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Lastra a Signa, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di Montespertoli, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
- Pretura di San Casciano Val di Pesa, collegato, 1848 mar. 9 - 1865 dic. 14
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- Bandi e ordini di S.A.R. da osservarsi nel Granducato di Toscana stampati in Firenze e pubblicati [...] raccolti in un codice coll'ordine successivo de' tempi e sommario de' medesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, vol. 45, n. XLIII. Firenze: Stamperia Imperiale, 2 agosto 1838
Bibliografia:- Prontuario delle sovrane disposizioni relative alla riforma giudiciaria Toscana dell'anno 1838 con aggiunta delle più importanti e moderne leggi, Firenze, Cambiagi, 1838
- Vittorio Biotti, Repertorio delle Magistrature toscane della Restaurazione, 1987
Redazione e revisione:- Conti Paola, 2022/09/17, prima redazione