SIAS

Archivio di Stato di Firenze

Sei ufficiali di Arezzo, Cortona e Pistoia

Altre denominazioni:
  • Sei ufficiali di Arezzo e di Pistoia, 1407 - 1411
  • Sei di Pistoia, 1400 - 1406 ca.
  • Sei di Arezzo, 1386/03/12 - 1407

Date di esistenza: 1386 mar. 12 - 1460 ?

Intestazioni di autorità:
  • Sei ufficiali di Arezzo, Cortona e Pistoia (1386 - 1460?), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA

Note storiche:
I Sei Ufficiali di Arezzo vennero eletti, per sei mesi, per la prima volta il 12 marzo 1386. L’elezione venne eseguita direttamente dai Signori e Collegi nell’ambito dei poteri straordinari loro conferiti in occasione dell’acquisizione del controllo della città di Arezzo nel 1385 e che gli verranno rinnovati ininterrottamente fino al 1395. L’elezione dei Sei rimarrà diretto appannaggio dei Signori fino al 1389. In questa prima fase, i Sei non sono altro che una magistratura creata "ad hoc" per gestire una situazione di carattere emergenziale, la presa di possesso e il controllo delle fortificazioni di Arezzo, cittadine e delle ville sparse nel suo vastissimo territorio, che il Comune di Firenze non era in grado di affrontare ricorrendo alle magistrature ordinarie. L’ufficio inizia un processo di stabilizzazione istituzionale a partire dai primi anni ’90 del Trecento. Infatti, a partire dal 1390 i Sei iniziano ad essere eletti per squittinio e tratta e nell’ottobre del 1391 i Signori conferiscono il potere di balia, a suo tempo ottenuto dai Consigli opportuni, direttamente ai Sei ufficiali ed inoltre li autorizzano ad assoldare direttamente le truppe necessarie alla difesa di Arezzo. Tra il 1397 e il 1398 i Sei vedono ulteriormente ampliarsi le loro prerogative anche al di fuori dell’ambito aretino; infatti ottengono la custodia delle fortezze di San Miniato e Volterra, già di competenza degli Ufficiali delle Castella e probabilmente anche di quelle di Pistoia e, infine, il 30 novembre 1398 ottengono anche il compito della revisione dei conti del Camarlingo generale di Arezzo. I Sei ufficiali si riunivano in Palazzo Vecchio e disponevano di numerosi scrivani, di una truppa di connestabili e balestrieri, nonché di un notaio e un camarlingo propri.
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Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, Guida generale degli Archivi di Stato, a cura di Piero D'Angiolini, Claudio Pavone, Paola Carucci, Antonio Dentoni-Litta, Firenze, Le Monnier, 1981-1994, II, p. 56
  • Guidubaldo Guidi, Il governo della città-repubblica di Firenze del primo Quattrocento, Firenze, Olschki, 1981, III, pp. 244-245
  • Giulio Prunai (a cura di), Firenze. Repubblica (sec. XII-1532). Granducato Mediceo (1532-1737). Reggenza Lorenese (1737-1765). Granducato Lorenese (1765-1808, 1814-1861). Governo francese (1807-1808), Milano, Giuffrè, 1967, pp. 67-68

Redazione e revisione:
  • Sartini Simone, 2020/05/29, revisione
  • Valgimogli Lorenzo, 17-MAG-01; 31-OTT-02, rielaborazione