Altre denominazioni:Date di esistenza: sec. XIV - sec. XV
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Ufficiali del fuoco, Firenze (sec. XIV - sec. XV), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note storiche:Non si conosce il momento esatto dell'istituzione dell'ufficio: un anonimo erudito autore di alcune "Notizie istoriche del Monte Comune" lo fissa al 1332; altre fonti, invece, lo danno per operante già nel XIII secolo. Comunque sia, le competenze del corpo di guardia rimasero sempre immutate e consistevano da una parte nella conservazione del fuoco e dell'illuminazione pubblica, dall'altra nella vigilanza contro gli incendi e nella loro estinzione.
[espandi/riduci]L'organizzazione pratica della Guardia del fuoco e dei suoi responsabili era demandata ai Gonfalonieri di compagnia: essi nominavano per ogni quartiere cittadino un Ufficiale che a sua volta aveva alle proprie dipendenze per la conservazione del fuoco un caposquadra, quattro "maestri", cinque portatori e due lanternieri, per il servizio antincendio, tra gli altri, cinque maestri muratori e falegnami, tra cui un capomastro, e venti portatori; anche tutti i componenti delle varie squadre erano nominati - con incarico di quattro o sei mesi - direttamente dai Gonfalonieri di compagnia; le spese per il personale e le attrezzature, invece, erano a carico della Camera del Comune, con la particolarità che la retribuzione della Guardia era legata, per quanto non interamente, al numero di incendi da essa estinti. L'ufficio restava sempre operativo, sia di notte sia di giorno, grazie a uno studiato sistema di turni; in caso di incendio l'allarme veniva dato suonando la campana del Podestà o una tromba, e all'opera di spegnimento dovevano collaborare, intervenendo con i propri cavalli, anche i banditori del Comune. Le guardie dovevano essere armate "d'una celata di ferro in capo, e di coltelli, seghe e scure, pali di ferro, picconi, aste mannaie, e altri strumenta per spegnere. In dosso dovevano avere una sopravveste di canovaccio, e di quoio, nella quale dalla parte dinanzi era dipinta una mannaia, e di dietro il segno del quartiere. La sopravveste de porti aveva dinanzi, e di dietro una secchia rossa."; le centrali operative della Guardia erano dislocate nei popoli di S. Simone, S. Pancrazio, S. Trinita, S. Michele in Visdomini, S. Felicita, S. Lorenzo.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Fonti:- ASFi, Miscellanea repubblicana, 77, ins. 4, cc. 64-65v
Bibliografia:- Maria Pia Contessa, L'Ufficio del Fuoco nella Firenze del Trecento, Firenze, Le Lettere, 2000
- Guidubaldo Guidi, Lotte, pensiero e istituzioni politiche nella Repubblica fiorentina dal 1494 al 1512, Firenze, Olschki, 1992, II, pp. 675-676
- Guidubaldo Guidi, Il governo della città-repubblica di Firenze del primo Quattrocento, Firenze, Olschki, 1981, II, pp. 71-72
- Giulio Prunai (a cura di), Firenze. Repubblica (sec. XII-1532). Granducato Mediceo (1532-1737). Reggenza Lorenese (1737-1765). Granducato Lorenese (1765-1808, 1814-1861). Governo francese (1807-1808), Milano, Giuffrè, 1967, p. 53
Redazione e revisione:- Sartini Simone, 2020/05/29, revisione
- Valgimogli Lorenzo, 12-MAG-01; 31-OTT-02, rielaborazione