Altre denominazioni:- Ufficio provinciale di polizia di Brescia
Date di esistenza: 1815 - 1859
Sedi: Brescia
Intestazioni di autorità:- Ufficio provinciale di polizia di Brescia (1815 - 1859), SIUSA/NIERA
- Commissariato superiore di polizia di Brescia (1815 - 1859), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:Il Commissariato superiore di polizia (o Ufficio provinciale di polizia), attivo a Brescia nel periodo lombardo-veneto, era soggetto a una doppia subordinazione. Era posto alle dirette dipendenze della Direzione generale di polizia di Milano per quanto riguardava i compiti di polizia segreta (geheim Protokoll), in particolare la vigilanza sulla stampa e sulle associazioni e la condotta di impiegati e militari; mentre faceva capo alla Delegazione provinciale in qualità di ufficio di polizia pubblica e amministrativa. Quest'ultima era divisa in alcuni settori: sicurezza, costumi, beneficienza, sussistenza, sanità preventiva e medica. Le incombenze ordinarie (annona, ornato, traffico stradale, illuminazione notturna, incendi e osservanza delle feste) venivano più spesso delegate ai commissari distrettuali che si occupavano di vigilanza sui comuni di II e III classe del proprio distretto per l'adempimento dei compiti di polizia locale.
Nel 1819 l'Imperial regio ufficio provinciale di polizia di Brescia risultava composto dal delegato di polizia Giuseppe De Bono, dal capo sezione Girolamo Battaglia e dall'aggiunto Giovanni Sugari.
Con la soppressione della Direzione generale nel 1859 (r.d. 3425/1859), l'ufficio provinciale fu sostituito dalla Questura.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- S. MORI, La polizia fra opinione e amministrazione nel Regno lombardo-veneto, in «Società e storia», 2004, 559-601
Redazione e revisione:- Delbarba Deborah, 2018/02/09, revisione
- Diamanti Donata Patrizia, 2017/06/27, prima redazione