Date di esistenza: 1556 - 1775
Sedi: Novara
Intestazioni di autorità:- Contado di Novara (1556 - 1775), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:I Contadi si costituirono nello Stato di Milano dalla seconda metà del Cinquecento quale reazione al potere esercitato dalle città sulla fiscalità delle aree rurali. Furono il risultato dell'organizzazione e dell'istituzionalizzazione collettiva di terre e villaggi e della loro capacità di auto-organizzare la ripartizione fiscale. A seguito del riconoscimento istituzionale, ai Contadi venne assegnata la quota di estimo complessiva spettante alle comunità componenti, separata rispetto all’estimo civile. Restava pertanto in capo a queste istituzioni la responsabilità in solidum della complessiva riscossione dei carichi fiscali.
L’organismo del Contado di Novara si formò presumibilmente intorno al 1556. Nel complesso comprendeva 124 comunità, suddivise in sei squadre. All'organismo fu riconosciuta una propria rappresentanza, con autonomia organizzativa e fiscale rispetto alla città, essendo posto sotto la tutela del Magistrato ordinario di Milano. Il governo e il potere decisionale spettavano a cinque sindaci, nominati con cadenza biennale, mentre vi era un sindaco generale residente a Milano e altre cariche impiegate nella gestione amministrativa dell’organismo territoriale. Per essere eletti, i sindaci dovevano peraltro possedere più della metà dei beni nelle aree rurali e non trovarsi in situazioni di conflitto con il Contado stesso. Era peraltro consuetudine che ognuno di essi provenisse da una delle sei squadre in cui si ripartiva la provincia. La ripartizione doveva garantire una pervasiva capacità di risposta alle istanze locali: i sindaci potevano, di fatto, divenire portavoce dei rispettivi territori di provenienza.
[espandi/riduci]Le congregazioni ordinarie si tenevano mensilmente in una casa nella città di Novara, dove si dava luogo alla lettura della corrispondenza con il governo di Milano, alla discussione delle questioni fiscali, contabili e creditizie, e delle suppliche presentate dalle terre.
Il controllo sull’operato dei sindaci avveniva attraverso la convocazione, ordinariamente a cadenza biennale, delle congreghe generali, alle quali partecipavano le 29 terre maggiori, dette “vocali”, in presenza del Questore quale rappresentante del Magistrato ordinario di Milano.
La divisione tra Città e Contado aveva condotto alla formazione di due corpi fiscali separati; ai sindaci del Contado spettava la suddivisione delle quote di carichi ordinari e straordinari tra le terre, calcolati sulle proprietà fondiarie in relazione a criteri di fertilità, irrigazione, dislocazione e popolazione. La ripartizione era poi effettuata anche nei confronti dei coacervi carichi militari e della messa a disposizione di uomini, di carri e di buoi, oneri particolarmente gravosi per le comunità. Dovevano, inoltre, concorrere al mantenimento delle strade provinciali insieme alla città di Novara, con la quale soventi furono i conflitti, determinati dalla volontà di ridimensionamento o elusione della propria partecipazione.
L’istituzione venne lasciata sopravvivere dopo l’annessione del Novarese agli Stati sabaudi, fino al 1775 quando, con regio decreto, venne sancita la soppressione: l’atto si allineava a un generale contesto di riduzione delle autonomie locali, particolarmente diffuse negli spazi alpini di confine.
Ambito geografico di competenza: Novara, provincia
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- G. SILENGO, Gli archivi dei Contadi di Novara e Vigevano, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1982, 2, pp. 248-253
- V. GNEMMI, Ricerche sul "Contado" novarese nel XVII secolo (1645-1675). Parte istituzionale, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1981, 2, pp. 341-366
Redazione e revisione:- De Franco Davide Bruno, 2021-09-13, rielaborazione
- Montanari Mirella, 2005/05/15, prima redazione in SIAS
- Scionti Chiara, 2017/02/15, revisione
- Scionti Chiara, 2021/01/19, integrazione successiva