Date di esistenza: 1808 - 1815
Sedi: Macerata
Intestazioni di autorità:- Giudicatura di pace di Macerata (1808 - 1815), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:Note storiche:Tra i decreti emanati il 21 aprile 1808 per l'organizzazione dei tre Dipartimenti marchigiani (del Metauro, del Musone e del Tronto), il n. 167 fissava il numero, la residenza, il circondario giurisdizionale e la classe di appartenenza dei giudici di pace. Già in base al decreto reale napoleonico 8 giugno 1805, n. 46 "sull'amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del Regno", in ogni Cantone doveva aver sede un giudice di pace (tit. IV "De' Cantoni", art. 16); nel Dipartimento del Musone, al primo turno i giudici furono nominati dal procuratore generale presso la Corte di giustizia dipartimentale, il quale, dal 14 al 20 maggio, si recò nei vari Cantoni e Comuni per la formalizzazione delle investiture. Furono inizialmente sede di giudice di pace: Macerata (dal 1811 comprendente la soppressa sede di Montolmo oggi Corridonia), Tolentino, Fabriano, Loreto, Civitanova, Cingoli (dal 1811 comprendente la soppressa sede di Apiro), Filottrano, Matelica, Treia, Osimo, Montesanto (oggi Potenza Picena), Recanati e San Severino; per motivi legati ai cambiamenti di distrettuazione, una completa revisione delle circoscrizioni delle Giudicature di pace si ebbe tuttavia solo nel 1811, quando furono istituite anche le Giudicature di Roccacontrada (oggi Arcevia) e di Sassoferrato.
[espandi/riduci]Il giudice di pace di prima classe che risiedeva a Macerata aveva competenza nelle cause personali o reali sino al valore di 600 lire; ugualmente conosceva senza appello cause sino al valore di 100 lire in materia di danno dato, questioni di confine, locazioni, salari, mercedi. In materia penale, il giudice di pace doveva in primo luogo procurare di sopire liti e inimicizie e prevenire ogni sorta di delitti; come ufficiale di polizia era inoltre incaricato di ricevere denunce e querele relative ad ogni specie di delitto, raccogliere giudizi e prove, far arrestare coloro che fossero stati colti in flagranza di reato, interrogare gli imputati e farli tradurre dinanzi al Tribunale. Aveva infine competenza nelle cause commerciali, ovvero in cause relative ai contratti stipulati nelle pubbliche fiere e mercati, coadiuvato da due mercanti o negozianti del luogo, nominati dal re su terne proposte dal Collegio elettorale dipartimentale.
Tale magistratura fu peraltro soppressa in seguito alla decisiva sconfitta del Murat, da parte delle truppe austriache, nella battaglia combattuta tra Macerata, Montemilone (Pollenza) e Tolentino il 2 e 3 maggio 1815, col successivo ripristino del governo pontificio.
Relazioni con altri soggetti produttori:Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- P. CARTECHINI, Organi ed uffici dell'amministrazione napoleonica a Macerata dal 1808 al 1815, in L'età napoleonica nel maceratese. Atti dell'VIII Convegno di studi maceratesi (Tolentino, 28-29 ottobre 1972), Macerata, Centro di studi storici maceratesi, 1974, pp. 324-499, 465-468
Redazione e revisione:- Cervellini Isabella, 2018/05/04, revisione
- SIAS, 2005/06/30, prima redazione in SIAS