Nel Regno delle Due Sicilie, nei domini al là del Faro, il decreto 29 gen. 1853, n. 40, unificò le sette Direzioni delle contribuzioni dirette con le sette Direzioni dei rami e diritti diversi, presenti in ogni provincia, che assunsero la denominazione di Direzioni dei rami riuniti. La Direzione di Palermo, di prima classe, conservò il titolo di ispezione generale; Messina e Catania furono direzioni di seconda classe; Girgenti, Caltanissetta, Noto, Trapani rimasero direzioni di terza classe.
Dopo tale unificazione, ciascuna Direzione provinciale risultava avere una doppia dipendenza, a seconda delle materie trattate (contribuzioni dirette o diritti diversi), essendovi due distinte direzioni generali. Nel giugno del 1854, un provvedimento del sovrano stabilì che, anche per le materie riguardanti le contribuzioni dirette, la competenza nei confronti delle Direzioni dei rami riuniti provinciali spettava alla Direzione generale dei rami e diritti diversi.
Il decreto 4 mag. 1858, n. 4960, riconobbe un diritto percentuale, per ogni articolo di carico del ruolo fondiario, a favore del direttore provinciale dei rami riuniti, a cominciare dall'anno 1859. Tale diritto assorbiva, elevandolo, il diritto sulla tassa sull'urbano (che aveva sostituito quella sulle aperture), previsto dall'art. 5 del decreto 27 mar. 1855, n. 2007.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali collegati:Soggetti produttori collegati:Redazione e revisione:- Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
- Nigro Gino, prima redazione
- Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2021/07/30, revisione