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Gran corte civile (Regno delle Due Sicilie), 1817 - 1862

Nel Regno delle Due Sicilie, nei domini al di qua del Faro, la legge organica dell'ordine giudiziario 29 mag. 1817, n. 727, istituì (art. 100) quattro Gran corti civili in Napoli (per le province di Napoli, Terra di Lavoro, Principato Ulteriore, Principato Citeriore, Molise, Capitanata, Basilicata), Aquila (per le province di Abruzzo Ulteriore Primo, Abruzzo Ulteriore Secondo, Abruzzo Citeriore), Trani (per le province di Terra di Bari, Terra d'Otranto), Catanzaro (per le province Calabria Ulteriore Prima, Calabria Ulteriore Seconda, Calabria Citeriore). Esse giudicavano inappellabilmente, salvo il ricorso alla Corte suprema di giustizia (art. 107), le cause definite in prima istanza dagli arbitri, dai tribunali civili e dai tribunali di commercio (art. 105), risolvendo altresì sia i conflitti di competenza tra i tribunali civili sottoposti alla loro giurisdizione sia le cause proposte contro i giudici circondariali e i tribunali civili e di commercio (art. 106). Alle Gran corti civili di Aquila, Catanzaro e Trani furono affidate dalla legge 9 dic. 1825, n. 414, che sopprimeva le Gran corti criminali nelle stesse province, anche le funzioni di queste ultime, poi ripristinate con legge 9 apr. 1832, n. 835.
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Redazione e revisione:
  • Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
  • Muzi Paolo, revisione
  • Nigro Gino, prima redazione
  • Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2021/02/23, supervisione della scheda
  • Viggiani Carmine, prima redazione