Date di esistenza: 1870 -
Sedi: Viterbo
Intestazioni di autorità:- Comune di Viterbo (1870 - ), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:- ente pubblico territoriale
Note storiche:Viterbo, a lungo territorio dello Stato della Chiesa, del quale fu capoluogo di delegazione a partire dal 1816, venne annessa al Regno d’Italia nell'ottobre 1870. Perduta la qualifica di capoluogo di provincia, la città fu declassata a sottoprefettura, dipendente da Roma, capoluogo di circondario e sede di pretura, con un tribunale e una corte d'assise. Nel gennaio 1874 entrò in vigore un nuovo regolamento per gli uffici comunali, che li organizzava in tre uffici principali: segreteria, ragioneria, ufficio tecnico. Con il d.l. del 2 gennaio 1927, Viterbo tornò ad essere capoluogo di provincia. Con successiva legge del 2 dicembre 1928, acquisì anche i comuni di Montalto, Tarquinia, Monterosi, Oriolo, Nepi precedentemente appartenenti alla provincia di Roma. Sempre nel 1928 in seguito alla soppressione dei comuni di Bagnaia, Grotte di Castro e San Martino al Cimino, Viterbo estese la sua amministrazione anche su questi paesi; nel 1946, infine, aggregò le frazioni di Roccalvecce e Sant’Angelo distaccate dal comune di Celleno.
Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- E. TERENZONI, Il Comune di Viterbo dopo l'unificazione, in Rivista Storica del Lazio, 3 (1995), 187 - 221
- C. PINZI, Storia della città di Viterbo, Bologna 1974
- P. BARTOLOZZI - S. MIGLIORI, Tuscia viterbese, Roma, 1968, 411 - 430
Redazione e revisione:- Robustelli Giovanna, 2021/01/19, revisione
- SIAS, 2006-06-06, prima redazione in SIAS