SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Direzione generale del bollo e registro (Stato della Chiesa), 1816 - 1870

Nello Stato della Chiesa, con il motuproprio del 1816 sia il dazio del bollo sulla carta - "moderato in guisa che nell'insieme divenga minore di quello che si esigeva sotto i cessati governi" (art. 201) - che il dazio sul registro furono estesi in modo uniforme a tutto lo Stato e le due materie, della registrazione e dell'archiviazione, furono riunite sotto la medesima amministrazione - poi direzione generale - del bollo, registro, ipoteche e tasse riunite, in Roma (artt. 201-203). Con il regolamento sul bollo della carta, emanato dal tesoriere generale nella stessa data del citato motuproprio, l'amministrazione del bollo e registro fu posta alle immediate dipendenze del tesoriere generale (art. 45) [ anche regolamento "sulla registrazione ossia archiviazione", in pari data, art. 4 ]. Vi era un bollo ordinario, del quale erano munite "tutte le carte che si somministrano dall'amministrazione", ed uno straordinario, che si apponeva sulle carte non bollate precedentemente (art. 2; i successivi articoli elencano le carte soggette all'uno o all'altro bollo).
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Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

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Redazione e revisione:
  • Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
  • Lodolini Tupputi Carla, prima redazione