SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Notai d'Ampezzo

Date di esistenza: 1598 - 1808

Sedi: Cortina d'Ampezzo (Belluno)

Intestazioni di autorità:
  • Notai d'Ampezzo (1235 - 1808), SIUSA/NIERA

Tipologia:
  • archivio notarile/notaio/studio notarile

Note storiche:
L'attività di notai di Ampezzo è documentata a partire dal 1235, quando il notaio Azzone di Ampezzo compare tra i testimoni degli «Statuta e banna» concessi dai conti da Camino alla Comunità di Cadore.
L'attività notarile in Ampezzo, che dal 1511 fece parte della Contea del Tirolo, non recepì l'ordinamento adottato nel 1512 dai territori imperiali emanato da Massimiliano I d'Asburgo l'8 ottobre 1512 e valido per tutto il Sacro Romano Impero, ma mantenne usi e modalità proprie: ciò in virtù del riconoscimento degli antichi Statuti di Cadore, che dal 1523 in poi furono sempre riconfermati dai vari regnanti della casa d'Austria, fino al 1792.
Nel Codice cadorino l'istituto del notariato risulta regolamentato nei suoi aspetti fondamentali e ad Ampezzo si mantenne vivo, anche dopo gli eventi del 1511, secondo modalità che non risultano sostanzialmente difformi da quelle in essere nei limitrofi territori di giurisdizione veneziana.
I notai ampezzani, che rogarono sempre per autorità apostolica o imperiale, non furono mai organizzati in un collegio, ma rispondevano direttamente al Consiglio della Comunità, che ne regolamentava l'abilitazione e l'esercizio della professione.
L'attività notarile risulta fortemente ridotta durante il periodo della dominazione bavarese (1805-1809) e napoleonica (1810-1813), quando venne introdotto il codice napoleonico e una diversa regolamentazione dell'istituto notarile; in seguito al Congresso di Vienna, con il ritorno del Tirolo all'Austria, l'istituto italiano del notariato venne soppresso (1817) e sostituito dal sistema dei «Libri di archiviazione», che ad Ampezzo erano denominati «Libri dei diritti reali». Si trattava di un sistema basato sul principio tedesco della capacità dell'autorità di conferire valore pubblico ad una scrittura privata.
Nella seconda metà dell'Ottocento nell'ambito delle riforme amministrativo-giudiziarie attuate dagli Asburgo, e in particolare con la patente sovrana del 29 settembre 1850 n. 366 e la patente imperiale del 21 maggio 1855 n. 94, venne reintrodotto l'istituto del notariato in gran parte dei domini austriaci.

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • O. CEINER - S. MISCELLANEO, I protocolli notarili d'Ampezzo (1598-1808), in «Rassegna degli Archivi di Stato», LXI (2001), nn. 1-3.

Redazione e revisione:
  • Marzotti Pasqualina Adele, 2018/04/30, rielaborazione
  • Miscellaneo Silvia, 2006/05/17, prima redazione in SIAS