Date di esistenza: 1443 - 1631
Sedi: Urbino (Pesaro e Urbino), Pesaro (Pesaro e Urbino)
Intestazioni di autorità:- Governo del Ducato di Urbino (1443 - 1631), SIUSA/NIERA
Tipologia:Note storiche:Con la nomina di papa Eugenio IV a Oddantonio II da Montefeltro, la Contea di Urbino, esistente dal 1213, fu trasformata in ducato. Il primo duca governò per soli due anni, poi il potere passò al fratellastro maggiore Federico, celebre condottiero, capitano di ventura e mecenate delle arti. Federico fece realizzare il Palazzo ducale a Urbino, promosse la costruzione di numerose rocche progettate da Francesco di Giorgio Martini e raccolse una delle biblioteche più importanti del Rinascimento. Nel 1459 sposò Battista Sforza e sotto il suo governo riuscì ad ottenere la massima espansione territoriale e il più grande sviluppo economico del ducato, fino alla sua morte, avvenuta nel 1482. Successivamente il ducato fu retto dal giovane figlio Guidobaldo I da Montefeltro, che sposò Elisabetta Gonzaga, ma che non ebbe figli perciò elesse suo erede Francesco Maria Della Rovere, figlio della sorella Giovanna, sposa di Giovanni Della Rovere, signore di Senigallia e nipote di Sisto IV. Francesco Maria I Della Rovere divenne il quarto duca di Urbino e riuscì a rafforzare i legami della sua casata con il soglio pontificio, dove dal 1503 sedeva suo zio Giulio II Della Rovere. Ampliò il ducato con Senigallia e, soprattutto con Pesaro, che venne scelta come nuovo capoluogo nel 1513. La città di Urbino ne risentì, sia sotto il profilo economico che demografico, ma lo Stato continuò a godere di una relativa prosperità fino agli inizi del XVII secolo. Francesco Maria I, con la moglie Eleonora Gonzaga, si dedicò alla costruzione di nuove importanti dimore a Pesaro, tra cui il Palazzo Ducale e la Villa Imperiale. Nel 1538 gli succedette il figlio Guidobaldo II Della Rovere, che si sposò dapprima con Giulia Varano, poi dopo la morte di questa, si unì a Vittoria Farnese. A differenza del padre, decise di risiedere nel palazzo di Urbino, dove promosse la sistemazione del secondo piano. Alla sua morte, nel 1574, gli succedette il figlio Francesco Maria II Della Rovere che, dalle seconde nozze con Livia Della Rovere, ebbe Federico Ubaldo nel 1606. Quest'ultimo si sposò con Claudia de' Medici ed ebbero nel 1622 Vittoria Feltria, poi morì prematuramente nel 1623. Francesco Maria II riprese in mano il governo del ducato e si adoperò, negli ultimi anni, a favorire la sua devoluzione allo Stato della Chiesa, sottoscrivendo nel 1624 la dichiarazione detta "di Casteldurante", con la quale il Della Rovere affermava che i suoi Stati erano da considerarsi indiscutibilmente sottoposti al dominio feudale della Chiesa. Alla sua morte, nel 1631, papa Urbano VIII decretò la devoluzione del Ducato di Urbino allo Stato della Chiesa, facendo valere sia i diritti feudali che la Santa Sede vantava sul Ducato, sia le volontà dell'ultimo duca. Nel 1634 Vittoria Feltria Della Rovere sposò Ferdinando II de' Medici, granduca di Toscana e tutti i beni mobili della casata da lei ereditati furono trasferiti a Firenze. Il ducato fu succeduto dalla Legazione apostolica di Urbino.
Relazioni con altri soggetti produttori:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- M. MIRETTI, Sul viale del tramonto. La fine del Ducato di Urbino, Bologna, CLUEB, 2013
- A. TURCHINI, Il Ducato di Urbino, Pesaro e i Della Rovere, in Pesaro nell'età dei Della Rovere, Historica Pisaurensia, III.1, Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro, Venezia, Marsilio, 1998, pp. 3 - 56
- G. CERBONI BAIARDI, G. CHITTOLINI, P. FLORIANI (a cura di), Federico da Montefeltro. Lo Stato, le arti, la cultura, vol. I, Roma, Bulzoni, 1986
Redazione e revisione:- Zaffini Arianna, 2018/12/07, prima redazione