fondo
Altre denominazioni:- Archivio notarile di Modena - Utilizzata in Archivio di Stato, anche nelle richieste di consultazione.
Estremi cronologici: 1271 - 1919
Consistenza: regg., repertori., bb., voll., filze 10572
Storia archivistica: L’archivio notarile di Modena è strettamente collegato con il cosiddetto Ufficio del memoriale, le cui origini risalgono al 1271 quando il libero Comune istituì una sorta di pubblico registro, secondo soltanto a quello di Bologna, su cui venivano trascritti per regesto gli atti via via stipulati dai notai per impedirne le falsificazioni o la dispersione (Statuti, libro I, rub. 94). Tale memoriale cessò nel 1588 anno in cui cadde in desuetudine l'obbligo di registrare gli atti notarili.
Nel 1672 contestualmente all’istituzione di un archivio notarile destinato a conservare i protocolli e gli atti dei notai cessati, la Comunità si propose di ridare vita ad un nuovo memoriale con le medesime finalità di quello medievale. Furono quindi dettate norme sia per ripristinare un Registro ove trascrivere i regesti degli atti rogati e sia per "ripigliare, disporre e conservare il memoriale vecchio" che fu aggregato al "nuovo memoriale". Venne così formandosi il primo nucleo dell’archivio che comprendeva i registri del memoriale antico, i registri del memoriale nuovo e gli atti nei notai cessati. Con il regolamento del 1772 l’archivio fu trasformato in Archivio pubblico, unico per tutto il territorio modenese, in cui dovevano confluire tutte le scritture, rogiti e libri conservati in altri archivi e gli atti dei notai defunti; ad esso i notai viventi dovevano trasmettere un indice delle proprie scritture e predisporre protocolli dotati di indice sui quali scrivere per esteso contratti e testamenti che producevano. Inoltre, dovevano consegnare copia degli atti redatti e, alla loro morte, dovevano confluire nell’archivio anche gli originali. Dal 1776 furono costituiti altri archivi pubblici secondari, poi subalterni secondo la definizione utilizzata nel periodo austro-estense, mantenendo però quello di Modena la funzione di Archivio principale, poi Generale. In particolare ad esso era obbligatorio versare da parte degli archivi periferici ogni sei mesi copia autentica, integrale e fedele, di tutti i rogiti dei notai attivi trasmessi dai notai a loro subordinati, motivazione della presenza delle consistenti serie delle Copie autentiche di atti "inter vivos" e "mortis causa" di tutto il territorio modenese.
Un primo versamento degli atti notarili in Archivio di Stato fu effettuato dall'Archivio notarile distrettuale di Modena nel 1951. In quell’occasione fu versata la documentazione dal 1214 al 1850 per un totale di 9629 unità. Nel 1996 è seguito un ulteriore versamento di 1124 buste e 130 registri, di atti tra vivi, testamenti, repertori dei notai, indici dei protocolli, con documentazione dal 1797 al 1893. Nel primo decennio del 2000 sono stati poi effettuati due versamenti, il primo relativo agli anni 1852-1952 per un numero complessivo 1214 fra buste e registri, il secondo composto di 472 buste e 44 registri di atti tra vivi e repertori di notai compresi fra il 1840 e 1904 e di 14 buste e tre repertori di testamenti dal 1852 al 1907. I primi tre versamenti sono stati descritti in elenchi separati e, per quanto concerne il terzo, limitandosi alla documentazione anteriore al centennio.
Descrizione: Il fondo è costituito dalle scritture notarili, in originale ed in copia, redatte su richiesta e per interessi di privati a partire dai registri in pergamena del "Memoriale antico" (1271-1588, regg. 440, repp. 59), con un’appendice di acta extraordinaria (sec. XV-1666, regg. 4), a cui segue quella dei registri cartacei del cosiddetto "Nuovo memoriale" (1674-1772, regg. 713, repp. 21), completati dai Libri memoriali delle presentazioni dei rogiti all’archivio (1448-1583, regg. 15), per terminare con gli Atti dei singoli notai, in ordine cronologico, (1448-1815, filze 4828, repp. 378; 1797-1890, filze e repp. 1122; 1840-1909, filze e repp. 472).
Sono presenti inoltre Testamenti segreti (1674-1875, bb. 57, repp. 2), verbali di apertura del testamento (1880-1919, reg. 1) e i registri dei verbali di apertura dei testamenti (1773-1783, 1798-1815, regg. 2) e un Repertorio generale dei testamenti in quattro volumi afferente la serie dei notai modenesi e del memoriale nuovo (secc. XV-XVIII).
[espandi/riduci]Seguono i (protocolli dei) Notai della Camera ducale (1613-1800, regg. 110), ossia registri con squarzi e repertori di atti della Camera Ducale che è da integrarsi con la serie Notai camerali dell’archivio della Camera marchionale poi ducale estense.
Si conservano inoltre le consistenti serie delle Copie autentiche di atti "inter vivos" (1773-1807; 1816-1850, filze 1.091, repp. 49); copie autentiche di testamenti e ultime volontà (1773-1807; 1816-1850, filze 135, repp. 4); Copie di copie autentiche di atti rogati nei distretti di Carpi (1777-1802; 1816-1850, filze 148), Finale Emilia (1777-1802; 1816-1850, filze 124), Mirandola (1777-1807; 1816-1850, filze 241), Sestola poi Pavullo (1785-1793, 1816-1850, filze 144), Sassuolo (1779-1790; 1816-1850, filze 170) e relativi repertori (repp. 8).
Completano il fondo gli Atti della Congregazione generale sugli Archivi della provincia di Modena, protocolli e indici (1772-1860, bb. 22 e regg. 14); Collegio dei Causidici di Modena (1814-1850, bb. 20); materiale giudiziario afferente ai Giudici di pace di 1^ in Modena (1809-1814, bb. 38), ai Giudici di pace di 2^ in Modena (1807-1815, bb. 40), alla Giusdicenza civile di Modena (1815-1850, bb. 18) e appuntamenti conciliativi (1815-1855, bb. 7); i Giornali per la trascrizione delle denunzie dei rogiti e per la presentazione delle loro copie (1792-1850, bb 50), i Giornali delle denunzie e presentazioni dei rogiti all’Archivio di Modena (1817-1833, bb. 5), Fidecommessi (1818-1852, bb. 3), Scritture non obbligate (1773-1806, bb. 2), un Registro delle multe con indice (1840-1873, reg. 1), Repertori delle doti (1773-1850, regg. 3) e una piccola Miscellanea di documenti (secc. XIV-XIX, bb. 11).
Ordinamento: Il complesso è organizzato in serie e, all'interno di queste, l'ordinamento è cronologico. Sono presenti indici dei notai in ordine alfabetico e elenchi dei repertori dei notai in ordine alfabetico.
Numerazione: Il fondo riporta tre numerazioni, corrispondenti ai versamenti, ciascuna con un unico numero di corda sequenziale: da 1 a 8978 per il primo versamento, da 1 a 1122 per il secondo e da 1 a 472 per il terzo.
Strumenti di ricerca interni: Repertori o indici talvolta conservati all'interno delle filze talvolta costituenti serie a se stanti.
Strumenti di ricerca:La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- A. SPAGGIARI, Cenni storici sugli archivi notarili degli Stati dei duchi di Modena e Reggio, in «Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi», XI (1980), n. 2, pp. 207-226
Redazione e revisione:- Menghi Sartorio Barbara, 2021/12/13, prima redazione