SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Tribunale civile e criminale di Ravenna

fondo

Estremi cronologici: 1816 - 1860, con documentazione dal 1815 e fino al 1862

Consistenza: 1729 unità: bb. 1382, regg. 43, voll. 296, mazzi 8

Storia archivistica: L'archivio civile e l'archivio criminale dei rispettivi tribunali erano conservati separati, ma in prossimità fisica, nel Palazzo apostolico di Ravenna negli stessi locali dei tribunali di epoca napoleonica. Tra il 1818 e il 1820 entrambi subirono un intervento di riordino volto a separare le carte più recenti da quelle degli antichi tribunali attivi prima dell'arrivo dei francesi. Nel 1831, al momento dell'unificazione dei tribunali con l'istituzione del Tribunale civile e criminale di Ravenna, la documentazione giudiziaria prodotta fino a quella data venne dapprima concentrata in una nuova ala del palazzo per poi diventare parte integrante dell'archivio di questo nuovo tribunale.
Le grandi cesure istituzionali, il 1859 con il Governo provvisorio delle Romagne, l’annessione al Regno di Sardegna e l’unificazione nazionale, per quanto introducano profondi mutamenti nelle attività del tribunale non producono altrettante cesure nella documentazione; al contrario le serie dei processi criminali contro noti e ignoti mantengono la medesima numerazione “d’archivio” fino al 1913.
I primi rilevanti versamenti di documentazione all'Archivio di Stato di Ravenna avvennero tra il 1969 e il 1971.
Durante gli anni Settanta e Ottanta una rilevante parte di tale documentazione venne riordinata nelle principali serie denominate Atti civili e Atti criminali. Nonostante questi versamenti un’importante parte delle documentazione, probabilmente perché frammista a quella di periodo postunitario e per questo non individuata, rimase tra le carte dell'archivio di deposito del Tribunale di Ravenna.
Con i versamenti del 2009 e del 2019 l'intero corpus documentario dei tribunali pontifici del periodo della Restaurazione è conservato presso l'Archivio di Stato, dove è stato riordinato e inventariato nel corso del 2019 nell'ambito dell'intervento sui fondi giudiziari dell'Archivio di Stato di Ravenna.

Descrizione: Il fondo raccoglie la documentazione prodotta dai tribunali maggiori che si sono susseguiti nella Legazione di Ravenna dalla restaurazione pontificia del 1815 fino all’unificazione nazionale.
Gran parte della documentazione consiste nelle carte processuali civili, criminali e commerciali prodotte nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, ma date le ampie funzioni amministrative e di controllo sulla società e sulla vita economica della provincia è presente numerosa documentazione di carattere non contenziosa (deposito atti, volontaria giurisdizione, domiciliazioni, eredità) e ispettiva (sul notariato e sulle carceri).
Aggregati al fondo, nella serie dei processi civili, si segnala la presenza anche carte processuali prodotte dal Tribunale civile di prima istanza di Imola e fascicoli processuali provenienti da tribunali ecclesiastici della provincia di Ravenna e Ferrara.

Ordinamento: Lo studio della documentazione e della produzione legislativa sull'organizzazione dei tribunali dello Stato della Chiesa ha portato alla scelta di strutturare il fondo secondo le tre sezioni principali, civile, commerciale, criminale e parallelamente le carte dell'attività amministrativa del tribunale.
Ciascuna sezione è stata ordinata seguendo le indicazioni contenute nei regolamenti di organizzazione, in particolare del 1818 e del 1834, che strutturano con precisione la tenuta di registri e documenti da parte delle cancellerie. In questo modo le serie delle sezioni sono state ordinate tenendo come criterio l’attività primaria del Tribunale, quella giudiziaria, e il suo funzionamento in rapporto ai sistemi di archiviazione dei fascicoli processuali (disallineati rispetto ad alcuni meccanismi istituzionali dell’iter giudiziario) e a seguire la documentazione non giudiziaria.

Strumenti di ricerca:

La documentazione è stata prodotta da:

La documentazione è conservata da:


Redazione e revisione:
  • Crociati Silvia, 2018/03/07, revisione
  • Nanetti Andrea, 2005/06/15, prima redazione in SIAS
  • Taraborrelli Dario, 2020/02/17, rielaborazione