fondo
Estremi cronologici: 1183 - 1965
Consistenza: 6316 unità: regg. e voll. 1137, bb. 5070, pacchi 109
Storia archivistica: Nel 1968 l’Amministrazione comunale novarese, conscia della necessità di dare una sistemazione ai propri archivi storici, non soltanto prodotti dall’ente ma anche pervenuti da istituzioni soppresse come l’Intendenza settecentesca, la Prefettura Dipartimentale dell’Agogna, gli archivi dei Contadi di Novara e Vigevano, i fondi delle famiglie Tornielli e Brusati, ne propose il trasferimento all’Amministrazione archivistica. Il 13 gennaio 1969 il Soprintendente archivistico Borsarelli diede parere favorevole al deposito volontario, confermato da approvazione successiva della Giunta del Consiglio Superiore degli Archivi del 1° aprile successivo. Nel 1972 venne completata la consegna all’Archivio di Stato di Novara, ivi compresi gli altri fondi pervenuti nella disponibilità del Comune.
La ricognizione degli archivi da depositare era stata contestualmente affidata all’archivista Maria Giovanna Virgili, che redasse una dettagliata relazione, allegando un censimento degli archivi oggetto della convenzione di deposito. La stessa professionista individuò due partizioni nell’archivio storico comunale: la cosiddetta “Parte antica”, ordinata da Polastri, alla quale furono aggiunte 6 cartelle non descritte nell’inventario del notaio novarese, e una “Parte recente”, detta anche “moderna”, che comprendeva documentazione diversa, in parte sistemata entro categorie, in parte costituita da serie omogenee, contenenti, in linea generale, gli atti politici della città, lo stato civile e l’anagrafe, la contabilità.
Il deposito della Parte moderna fu completato nel 1995, come prosecuzione della prima convenzione del 1968. Nel 1987 erano inoltre stati acquisiti importanti nuclei documentari, ovvero i volumi delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta, della serie dei contratti e dei manifesti pubblicati. Questa parte dell’archivio storico comunale, così individuata, ha compreso pertanto diversi nuclei di carte, con estremi cronologici tra il 1847 e il 1951, sedimentati senza soluzione di continuità e distintamente rispetto alla Circolare 1° marzo 1897 del Ministero dell’Interno, detta anche “Circolare Astengo”.
In aggiunta alle Parti “antica” e “moderna” fu infine depositato, nel 2013, un terzo consistente nucleo di carte, denominato “Parte III (o terza)”. La documentazione si presentava ordinata secondo il sistema delle 15 categorie con le rispettive classi previste dalla Circolare Astengo del 1897.
Descrizione: L’archivio storico della Città di Novara è suddiviso in tre partizioni, che riproducono diverse fasi dell’ordinamento delle carte, con sovrapposizioni cronologiche: la Parte antica, che conserva documentazione in copia dal XII secolo fino a metà Ottocento, la Parte “moderna”, dal 1847 fino al 1930, infine la cosiddetta Parte III, la cui documentazione riproduce l’ordinamento previsto per gli archivi comunali dalla Circolare Astengo del 1897 e che, pur essendosi sedimentata da questo periodo, comprende carte risalenti al XVIII secolo fino alla metà del XX secolo.
La documentazione è stata prodotta da:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- G. SILENGO, L'archivio storico del Comune di Novara, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1981, 1, pp. 15-23
- G. SILENGO, Notizie dall'Archivio di Stato. I fondi documentari, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1980, 1, pp. 5-15, in particolare alle pp. 11-12
Redazione e revisione:- De Franco Davide Bruno, 2022-05, rielaborazione
- Montanari Mirella, 2005/04/14, prima redazione in SIAS
- Scionti Chiara, 2017/02/15, revisione
- Scionti Chiara, 2021/01/05, integrazione successiva