La produzione delle mappe volute da Napoleone con il catasto del 1807 e comunemente indicate come mappe napoleoniche, con i rispettivi sommarioni, iniziò nell'anno 1813 e si protrasse fino al 1817. Servirono di base agli austriaci per realizzare il censo stabile. Tra il 1829 e il 1846 furono prodotte altre mappe, in copia aggiornata e rettificata su quelle "napoleoniche", in più fogli (questi ultimi riconoscibili in quanto contrassegnati con numeri romani). Nelle successive operazioni di classificazione e di classamento vennero definite le rendite e la cifra d'estimo dei diversi mappali. Nel 1850 il censo stabile venne attivato ed entrò in conservazione. Concorsero alla produzione della documentazione i Commissariati distrettuali, attivi in diverse località del Vicentino, che non è stato però possibile identificare con precisione. In seguito gli Uffici delle imposte dirette e l'Ufficio tecnico erariale aggiornarono poi le mappe e la documentazione relativa, indicando le variazioni e i passaggi di proprietà fino al 1903-1907 negli esemplari che ciascuno di essi conservava.